redHat ha scritto:free ha scritto:
oddio, non ci sono "altri condomini", sono tutti conduttori: ripeto non siamo un condominio ma siamo una proprietà comune e indivisa, non abbiamo proprietà esclusive e parti comuni, è tutta un'unica proprietà, pro quota (infatti le tasse le paghiamo esattamente così, pro quota)....
Scusa ma se non è un condominio, ovvero se è una proprietà unica intestata tutta al signor x che poi si fa rimborsare in modo forfetario onnicomprensivo le spese dai conduttori, a mio parere non sei soggetta al Dlgs 102/2014. Ovvero non sei obbligata a effettuare la contabilizzazione del calore.
Accertati che non esista neppure una tabella di ripartizione delle spese e che neppure si svolga una assemblea condominiale di quelle previste dagli art. 1100-1139 del Codice Civile.
Tieni però presente che con la contabilizzazione ridurresti l'atteggiamento sprecone di taluni conduttori che avendo un contratto onnicomprensivo tengono le finestre aperte e magari pure l'acqua calda che scorre in continuazione a mò di bagno turco, tanto per fartela pagare.
In tal caso fossi il proprietario metterei non solo i ripartitori sui radiatori ma pure le docce a gettoni
ma infatti anche a me sembra che potremmo non essere obbligati (non siamo nemmeno un edificio polifunzionale, ma solo abitativo)
per quanto riguarda gli sprechi, ho adottato una gestione "casalinga" col terzo responsabile, ad es. a marzo c'è stato un caldo anomalo, e abbiamo concordato di diminuire ore e temperatura, poi a fine aprile è uscita l'ordinanza per riaccendere, e non abbiamo riacceso niente (è facoltativo), insomma navighiamo a vista in base al meteo invernale, nei parametri di legge (è 2 anni che spendiamo circa €13mila)
quello che mi preoccupa è che potrebbero multarmi lo stesso interpretando in modo estensivo la 102 (in realtà ovviamente potrei fare ricorso), quindi mi sentirei più tranquilla se avessi la relazione preventiva di non convenienza, posto che: la ripartizione costa circa € 100 a termosifone, x 5 termosifoni x 17 appartamenti, + lavaggio, + piccolo intervento in centrale, + € 600 per contabilizzare ogni boiler + piccoli lavori di muratura, + progetto di ripartizione... ho letto su un forum di ingegneri che con i boiler termoelettrici spesso si va in deroga, perchè in sostanza contabilizzare un boiler termoelettrico costa di più che mettere valvole e ripartitori sui termo (per appartamento)...può essere?
poi ci sarebbe anche il problema che a quanto pare non posso "bloccare" le valvole per mantenere un minimo garantito, con la probabile conseguenza che chi chiude troppo per risparmiare potrebbe avere formazioni di muffe e danneggerebbe i confinanti (e l'immobile)
per non parlare del fatto che, da profana, non vedo quale convenienza energetica ci sarebbe a fare andare in inverno i boiler solo con l'elettrico, col risultato di avere bollette elettriche alte, che è vero che spettano al conduttore, ma è anche vero che produrre energia elettrica inquina lo stesso, quindi come potrebbe essere una soluzione condivisibile secondo i principi di riduzione dell'inquinamento?