Dismissione impianto centralizzato e Legge 10/91

Normativa tecnica inerente la classificazione e la certificazione energetica degli edifici, accreditamento tecnici, …
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signo2000
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Dismissione impianto centralizzato e Legge 10/91

Messaggio da signo2000 »

Un vecchio impianto centralizzato serviva 4 appartamenti e 4 uffici.

3 appartamenti, appartenenti a diverse persone, nel corso degli anni si sono progressivamente distaccati.
Così la mia cliente, proprietaria dei 4 uffici e dell'unico appartamento rimasto, alla fine dell'inverno ha deciso di dismettere l'impianto, installando pompe di calore nei 4 uffici (già installate) ed 1 caldaia a condensazione nell'appartamento (in corso).

L’operazione di dismissione, leggendo la faq 76 della Regione ER, mi sembra lecita, visto che sono due destinazioni diverse (E.1 ed E.2) entrambe = o inferiori alle 4 unità immobiliari, quindi escluse da quanto previsto dalla DGR 1366/2011:

Stralcio Faq 76: "Nel caso indicato, occorre appurare se per l’unità immobiliare oggetto di intervento ricorrano le condizioni di cui all’art. 3 comma 2 del D.P.R. 412/1993, che prevede che "qualora un edificio sia costituito da parti individuabili come appartenenti a categorie diverse, le stesse devono essere considerate separatamente e cioè ciascuna nella categoria che le compete", .....................Tale condizione, ricavabile dal certificato di destinazione urbanistica dell’immobile rilasciato dal Comune, escluderebbe automaticamente l’obbligo di applicazione della norma (DGR 1366/2011), che si riferisce esplicitamente solamente agli edifici (o alle loro parti) classificate come E1 o E2, rendendo possibile l'intervento di ristrutturazione dell'impianto termico, consistente nella realizzazione di un nuovo impianto individuale previo distacco dall'impianto termico centralizzato."

Ora la cliente mi chiede la Legge 10/91 per l'appartamento (per gli uffici l'idraulico dice che non c'è bisogno….), dove andrà installata una caldaia a condensazione + valvole.

Domande:

1. Mi confermate che l’operazione di dismissione è lecita?
2. Posso redarre la L.10/91 unicamente per l’appartamento, come richiesto dal cliente, fregandomene del fatto che (forse) ci vorrebbe anche per i n. 4 uffici rimasti?
3. All’articolo 4 dell’Allegato 2 è riportato che “Nel caso di nuova installazione o ristrutturazione di impianti termici di potenza nominale utile maggiore o uguale a 100 kW, è fatto obbligo di allegare alla relazione tecnica di cui al successivo punto 25 una diagnosi energetica dell'edificio e dell'impianto nella quale si individuano gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche, in un bilancio costi-benefici, sulla cui base sono determinate le scelte impiantistiche che si vanno a realizzare." Si ricade in questo caso, ma della diagnosi non c'è traccia. Secondo voi posso comunque redarre la L. 10/91 e basta, perchè è responsabile il Committente, o è mia la responsabilità della mancata allegazione della diagnosi?

PS: L'ingegnere di cui di solito la cliente si serviva ha detto (alla cliente) che non ha tempo per redigere questa L. 10/91, per cui, visto che trattasi di cliente facoltosa, ho il dubbio che sotto sotto ci sia la fregatura.
Ronin
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Re: Dismissione impianto centralizzato e Legge 10/91

Messaggio da Ronin »

1 direi di sì anche perchè è facile dimostrare che con le pompe di calore il fabbisogno energetico della somma degli autonomi è molto minore di un centralizzato anche a condensazione
2 no, non puoi redarre la relazione. puoi redigerla (degli altri 4 non sei stato incaricato: è il cliente che deve sapere che deve incaricare qualcun altro)
3 tu fatti fare un incarico per quello che fai. deontologicamente, informa la committenza che l'incarico non copre l'intero range degli adempimenti necessari. la committenza a quel punto può tranquillamente decidere di affidarsi a caio per alcune cose e a tizio per altre.
signo2000
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Re: Dismissione impianto centralizzato e Legge 10/91

Messaggio da signo2000 »

Ronin ha scritto:1 direi di sì anche perchè è facile dimostrare che con le pompe di calore il fabbisogno energetico della somma degli autonomi è molto minore di un centralizzato anche a condensazione
2 no, non puoi redarre la relazione. puoi redigerla (degli altri 4 non sei stato incaricato: è il cliente che deve sapere che deve incaricare qualcun altro)
3 tu fatti fare un incarico per quello che fai. deontologicamente, informa la committenza che l'incarico non copre l'intero range degli adempimenti necessari. la committenza a quel punto può tranquillamente decidere di affidarsi a caio per alcune cose e a tizio per altre.
L'altro problema è che questi non hanno fatto nulla in merito al 50% di rinnovabile su acs che chiede la delibera per la ristrutturazione dell'impianto termico.
E quindi come faccio a presentare una legge 10?!? (di fatto avallando questa scelta contra legem)
Ronin
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Re: Dismissione impianto centralizzato e Legge 10/91

Messaggio da Ronin »

se non è rispettata la legge, c'è poco da fare: si informa il committente che la legge va rispettata.
se il comune lo consente, potresti "prelevare" una quota della produzione rinnovabile dei 4 uffici a pompa di calore e utilizzarla nell'appartamento (con il meccanismo della "partecipazione a quote equivalenti" previsto dalla 1366).
signo2000
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Re: Dismissione impianto centralizzato e Legge 10/91

Messaggio da signo2000 »

Ma cmq non verrebbe rispettato il 50% di ACS rinnovabile per gli uffici.

PS: anche se mi chiedo perchè in un ufficio dove si laveranno le mani una volta al giorno bisogna spendere 3000 € per una pompa di calore che faccia ACS.
Ronin
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Re: Dismissione impianto centralizzato e Legge 10/91

Messaggio da Ronin »

se hai 4 uffici con il 70% di rinnovabile (circa), "prelevando" da ciascuno una quota dovrebbe essere facile arrivare alla copertura degli obblighi per l'appartamento (in fondo la norma non chiede di coprire ACS con ACS, ma solamente rinnovabile con rinnovabile, quindi dovrebbe essere possibile, se il comune lo permette, coprire ACS prelevando riscaldamento).
altrimenti la pdc per ACS la installi nell'appartamento. almeno è solo 1 e tu per la tua parte sei a posto e chi si occuperà degli uffici si arrangerà.
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