INDICE FABBISOGNO A.C.S.

[Denis]

Ciao a tutti volevo chiedere un'informazione.
Sto facendo un ACE Regione Piemonte
Alla scheda 3 ho i seguenti valori
Domanda di energia per acqua calda sanitaria (Qh,w) = 1123,33 kWh anno
Energia termica per acqua calda sanitaria da fonti rinnovabili 1606,11 kWh anno
Rendimento medio globale stagionale per a.c.s. (ETAg acs) 0,9368%

Edilclima vedo che per il calcolo dell'indice di fabbisogno energetico primario per acs esegue il rapporto tra la domanda di energia ed il rendimento e superficie utile dell'edificio che in effetti viene come nella loro stampa dell'ACE

Mentre il SICEE esegue lo stesso rapporto ma decurtando la domanda di energia dell'energia termica prodotta da fonti rinnovabili

Qui cado già nella prima differenza tra i risultati che comunque è abissale ma in questo caso specifico il SICEE dice che se l'energia termica è maggiore della domanda porre il valore dell'energia pari a quello della domanda (quindi anzichè 1606,11 scrivo 1123,33)

Facendo così però ovviamente l'inidice di fabbisogno dell'a.c.s. mi viene 0!!!!

Secondo me è un errore grave. Quelli di EDILCLIMA mi dicono di comunque seguire la procedura del SICEE di fare l'errore che loro impongono nella compilazione e scaricarsi in poche parole le responsabilità

Volevo chiedere voi fate così? Ovvero compilate come dice il SICEE e quindi sbagliate?
Oppure cambiate qualche valore per fare venire corretto il valore dell'indice acs?
E nelle note scrivete qualcosa?
Grazie per l'attenzione a tutti

[Denis]

Ragazzi nessuno? Sono bloccato

[ecoing]

Io seguo il sicee..quello che dice la guida faccio, anche se è scorretto. Alla fine se li sta scritto di fare così..così bisogna fare. Dal punto di vista delle responsabilità sono affari loro se mi esce un controllo io ho seguito le loro direttive.
Da un punto di vista professionale mi fa sempre più schifo certificare in questo modo..ma tant'è..

[p.giordano]

Io seguo il sicee..quello che dice la guida faccio, anche se è scorretto.

Perche' scorretto ? Caso mai si potrebbe obiettare che l'energia da rinnovabile non e' interamente sfruttabile e che quindi andrebbe valutato un fattore di utilizzazione, come si fa per gli apporti gratuiti. Da un punto di vista ingegneristico mi sembra piu' scorretto ignorarle del tutto, le norme poi sono un'altra storia.

Paolo

[ecoing]

Provo a spiegare dove sta secondo me il problema dal mio punto di vista quindi ditemi voi come la pensate..
Dunque..tu produci grazie al sole energia in forma di calore con cui scaldi a mezzo glicole l'acqua in un accumulo. Salvo qualche perdita di distribuzione, l'energia primaria (che arriva dal sole) è quella che hai all'accumulo e che dai all'acqua. Il sicee ti chiede di inserire il Qh,w che è il fabbisogno utile ideale che serve all'immobile, ovvero al netto delle perdite di distribuzione, erogazione produzione, ed eventualmente ulteriore accumulo.
Nel riquadro sotto, sempre sil sicee, ti viene chiesta la quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili per l'acs.
Poi lui si calcola, sottrendo le due quantità (e dividendo per i m2), l'indice di fabbisogno per acs.
L'incongruenza secondo me sta nel fatto che il dimensionamento dei pannelli solari per coprire il 60% (piemonte) viene fatto sul fabbisogno utile (non ideale, quindi non il Qh,w ,ma il Qw per chi usa edilclima, ovvero una energia primaria). Poi però sul sicee risulta che il fabbisogno per acs è 0 perchè con le rinnovabili copro tutto il fabbisogno utile. ma questo non è vero, copro solo il 60% se ho dimensionato così l'impianto (ma la maniera giusta è questa,considerando la primaria)!
Il fatto è che sul sicee ci si riferisce ad una energia utile ideale Qh,w e non alla Qw. Insomma sembra che molti impianti siano sovrdimensionati così o che chi ha un minimo di solare termico copra delle percentuale non veritiere dei suoi fabbisogni! Secondome èuna impostazione non corretta quella del sicee..

[p.giordano]

L'incongruenza secondo me sta nel fatto che il dimensionamento dei pannelli solari per coprire il 60% (piemonte) viene fatto sul fabbisogno utile ... Insomma sembra che molti impianti siano sovrdimensionati così o che chi ha un minimo di solare termico copra delle percentuale non veritiere dei suoi fabbisogni!

Veramente no (se per utile intendi netto). Cito dalle schede della DGR 46-11968:
"Per gli edifici di nuova costruzione o in occasione di interventi che prevedano ampliamenti
o sopraelevazioni di edifici esistenti, devono essere installati impianti solari
termici integrati o parzialmente integrati nella struttura edilizia, dimensionati in
modo tale da soddisfare almeno il 60 % del fabbisogno annuale di energia primaria
richiesto per la produzione di acqua calda sanitaria dell’edificio."


Comunque ho capito il tuo ragionamento. Ai fini della certificazione la differenza tra le Q andrebbe fatta sull'accumulo (cioe' a valle del rendimento di produzione della caldaia) e non sul fabbisogno netto.
Pero' secondo me concretamente pesa di piu' la questione del fattore di utilizzo. Un impianto dimensionato per il 60% medio sull'anno tendera' ad essere sovradimensionato in estate, con una buona quota di ACS producibile non utilizzata (e spesso si vedono i pannelli in estate parzialmente schermati per non arrivare all' ebollizione..).

Paolo

[ecoing]

Si scusa è un refuso..ho scritto utile anzichè primaria..intendevo dimensionati sull'energia primaria.. mea culpa.

Concordo pienamente su quello che dici.
Solo, mi sembra di avere inteso che la stranezza riscontrata, è che l'EPacs venisse 0 sul certificato sicee. Questo vuol dire che l'impianto copre il 100% dei fabbisogni utili.. però per coerenza dovrebbero essere invece quelli primari e non utili visto che il dimensionamento è avvenuto sui fabbisogni primari..questo volevo dire..

[p.giordano]

ok, ci siam capiti