Lombardia.. normativa in libertà

Normativa tecnica inerente la classificazione e la certificazione energetica degli edifici, software Cened+, accreditamento tecnici, …
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SuperP
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Lombardia.. normativa in libertà

Messaggio da SuperP »

http://www.edilportale.com/news/2012/03 ... 61_15.html

Si dice
Quando l’edificio è totalmente demolito e ricostruito, il progetto deve assicurare la copertura attraverso fonti rinnovabili del 20% del fabbisogno energetico per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento.

Bene. Aspetto che qualcuno, dentro al palazzo vetrato superefficiente (secondo il Presidente Formigoni) mi spieghi come posso fare a fare quei calcoli, con la procedura lombarda, che deve ancora allinearsi alle UNI TS..
Ma si sa.. gli obblighi sono solo per noi.
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HUGO
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Re: Lombardia.. normativa in libertà

Messaggio da HUGO »

Dopo il doping sportivo e il doping finanziario...
ecco il doping legislativo.

Proprio in questi giorni ho scoperto qual'è l'equivalente svizzero e tedesco della nostra beneamata legge 10....mi vien da :lol:

Noi qui ci sfiniamo a fare calcoli di cui quando ci tocca rendere conto a qualcuno dei risultati come minimo ci prendono per pazzi...

Poi gli impianti chi li fà.....installatori e grossisti (con tutto il rispetto)
UNI 11300....no grazie, non faccio fumo !
girondone
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Re: Lombardia.. normativa in libertà

Messaggio da girondone »

x hugo
quando hai voglia scrivi qualcosa sulla legge dieci tedesca e svizzera
magari in un post genrico non qui in quello lombardo


grazie :D
HUGO
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Re: Lombardia.. normativa in libertà

Messaggio da HUGO »

girondone ha scritto:x hugo
quando hai voglia scrivi qualcosa sulla legge dieci tedesca e svizzera
magari in un post genrico non qui in quello lombardo
grazie :D
Semplicemente non esiste niente di paragonabile alla legge 10....ci sono solo delle schede tipo le nostre, penso preparate dall'architetto, in cui sono riportate le caratteristiche termofisiche dell'involucro. Sinceramente non so neanche se ci sono dei limiti da rispettare....non si parla di impianti, di rendimenti ecc.
Stessa cosa per la prevenzione incendi, non esiste nulla di paragonabile al D.M. 16/02/82.
UNI 11300....no grazie, non faccio fumo !
Caino75
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Re: Lombardia.. normativa in libertà

Messaggio da Caino75 »

se si parla soltanto dell'edificio ignorando gli impianti legislativamente parlando siamo all'età della pietra
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weareblind
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Re: Lombardia.. normativa in libertà

Messaggio da weareblind »

HUGO ha scritto:Stessa cosa per la prevenzione incendi, non esiste nulla di paragonabile al D.M. 16/02/82.
D.P.R. 151/2011
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NoNickName
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Re: Lombardia.. normativa in libertà

Messaggio da NoNickName »

SuperP ha scritto: Bene. Aspetto che qualcuno, dentro al palazzo vetrato superefficiente (secondo il Presidente Formigoni) mi spieghi come posso fare a fare quei calcoli, con la procedura lombarda, che deve ancora allinearsi alle UNI TS..
E il Dlgs 28/11 come lo fai?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Ronin
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Re: Lombardia.. normativa in libertà

Messaggio da Ronin »

Caino75 ha scritto:se si parla soltanto dell'edificio ignorando gli impianti legislativamente parlando siamo all'età della pietra
è un approccio diverso e tuttavia assai più intelligente.
i limiti ci sono, ma sono rappresentati da una tabella di spessori da rispettare a seconda dell'isolante scelto: vuoi le pareti in EPS? ci vogliono 8 cm. le vuoi in stiferite? ci vogliono 6 cm (valori a caso, eh, non li so mica a memoria). idem per il solaio/copertura (ovviamente coi suoi spessori).
in questo modo i grossisti di materiale isolante ti vendono già i pannelli dello spessore giusto, e il controllo che il comune deve fare lo può fare anche in cantiere semplicemente con un righello.

anche per l'impianto c'è un limite, ed è una medesima tabella di rendimenti nominali: vuoi la caldaia? 107% minimo alla potenza nominale. vuoi la pdc aria/aria? COP minimo 4,2 alle condizioni nominali (anche qui valori a casaccio). fine della storia: tutto il resto è inutile sovrabbondanza (sovrabbondanza perchè si fanno 100 pagine di calcolo per 5000 kWh di consumo, inutile perchè tutto questo gran calcolare non corrisponde affatto alla realtà, come tutti sappiamo).
il resto è lasciato al progetto del professionista, il quale essendo l'unica cosa che viene pagata (per la tabella non si paga) deve fare un progetto con i fiocchi.

invece in italia il controllo è impossibile, perchè nessun tecnico del comune si può mettere a spulciare decine e decine di pagine di relazione legge 10 (nè tantomeno a rifare i calcoli per vedere se sono giusti), e il cittadino dal lavoro professionista non percepisce alcun valore aggiunto, perchè lo vede come semplice compilatore di scartafacci da portare in comune.

chiaramente il rovescio della medaglia è che l'edificio non viene completamente caratterizzato: per questo motivo infatti in germania hanno inventato la certificazione energetica, per supplire a un vuoto per cui il cittadino costruendo il suo edificio pur a norma di legge, non sa quanto consuma.
in questo modo l'ACE ha un grande valore aggiunto (e viene adeguatamente retribuito).

invece da noi prima si fa un calcolo ultra-complesso e non controllabile come la legge 10, poi si replica un inutile doppione con l'ACE, che non avendo nulla da aggiungere rispetto alla legge 10, giustamente sul mercato non vale niente.

con l'approccio tedesco ci guadagna il cittadino (che ha una casa sempre senza sorprese grazie ai controlli, più economica grazie alla standardizzazione dei materiali, e paga meno i professionisti per inutili cartacce e di più per buoni progetti), la collettività (grazie al fatto che i controlli si fanno e le leggi si rispettano) e i professionisti anche (perchè si vedono pagati adeguatamente sia il progetto ben fatto che l'ace: invece qui da noi l'ace non vale niente e il progetto lo fa comunque l'installatore).
HUGO
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Re: Lombardia.. normativa in libertà

Messaggio da HUGO »

Ronin ha scritto:
Caino75 ha scritto:se si parla soltanto dell'edificio ignorando gli impianti legislativamente parlando siamo all'età della pietra
è un approccio diverso e tuttavia assai più intelligente.
i limiti ci sono, ma sono rappresentati da una tabella di spessori da rispettare a seconda dell'isolante scelto: vuoi le pareti in EPS? ci vogliono 8 cm. le vuoi in stiferite? ci vogliono 6 cm (valori a caso, eh, non li so mica a memoria). idem per il solaio/copertura (ovviamente coi suoi spessori).
in questo modo i grossisti di materiale isolante ti vendono già i pannelli dello spessore giusto, e il controllo che il comune deve fare lo può fare anche in cantiere semplicemente con un righello.

anche per l'impianto c'è un limite, ed è una medesima tabella di rendimenti nominali: vuoi la caldaia? 107% minimo alla potenza nominale. vuoi la pdc aria/aria? COP minimo 4,2 alle condizioni nominali (anche qui valori a casaccio). fine della storia: tutto il resto è inutile sovrabbondanza (sovrabbondanza perchè si fanno 100 pagine di calcolo per 5000 kWh di consumo, inutile perchè tutto questo gran calcolare non corrisponde affatto alla realtà, come tutti sappiamo).
il resto è lasciato al progetto del professionista, il quale essendo l'unica cosa che viene pagata (per la tabella non si paga) deve fare un progetto con i fiocchi.

invece in italia il controllo è impossibile, perchè nessun tecnico del comune si può mettere a spulciare decine e decine di pagine di relazione legge 10 (nè tantomeno a rifare i calcoli per vedere se sono giusti), e il cittadino dal lavoro professionista non percepisce alcun valore aggiunto, perchè lo vede come semplice compilatore di scartafacci da portare in comune.

chiaramente il rovescio della medaglia è che l'edificio non viene completamente caratterizzato: per questo motivo infatti in germania hanno inventato la certificazione energetica, per supplire a un vuoto per cui il cittadino costruendo il suo edificio pur a norma di legge, non sa quanto consuma.
in questo modo l'ACE ha un grande valore aggiunto (e viene adeguatamente retribuito).

invece da noi prima si fa un calcolo ultra-complesso e non controllabile come la legge 10, poi si replica un inutile doppione con l'ACE, che non avendo nulla da aggiungere rispetto alla legge 10, giustamente sul mercato non vale niente.

con l'approccio tedesco ci guadagna il cittadino (che ha una casa sempre senza sorprese grazie ai controlli, più economica grazie alla standardizzazione dei materiali, e paga meno i professionisti per inutili cartacce e di più per buoni progetti), la collettività (grazie al fatto che i controlli si fanno e le leggi si rispettano) e i professionisti anche (perchè si vedono pagati adeguatamente sia il progetto ben fatto che l'ace: invece qui da noi l'ace non vale niente e il progetto lo fa comunque l'installatore).
Straultramegaquoto !!!!!!!!!!!!!!!!!!
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patri
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Re: Lombardia.. normativa in libertà

Messaggio da patri »

Posso essere d'accordo con voi per la parte "energetica", su molte cose sono veramente avanti anni luce... ma peccano moltissimo sulla questione sicurezza (potrei postarvi una serie di foto fatte in un cantiere austriaco in pieno centro, con omino in bilico su una trave di pochi cm a sbalzo su un torrente, naturalmente non legato)... e anche la questione prevenzione incendi lascia a desiderare: in laboratori chimici con depositi di solventi non indifferenti sono tranquillamente ammessi estintori che che da noi forse forse sono idonei da tenere in casa (Svizzera)...
"Non ti arrendere perchè non trovi tutto ciò di cui hai bisogno fatto su misura e a portata di mano, ma prendi ciò che hai, usa il tuo ingegno e servitene al meglio"
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