Quando dicono che "il differenziale è inutile"...

Normativa acustica, rumore in ambienti lavorativi, Legge 447/95, DPCM 5.12.97, DLgs 195/06, ecc.

Moderatore: Edilclima

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Heavyfrog
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Quando dicono che "il differenziale è inutile"...

Messaggio da Heavyfrog »

Sono nuova qui, e questo è il mio primo topic, quindi innanzi tutto un saluto a tutti. E' un bellissimo forum, e credo che lo scambio di idee tra chi si occupa di acustica sia importantissimo! Raramente ho l'opportunità di confrontarmi con qualcuno al riguardo, e le poche volte che capita resto insoddisfatta per tutta una serie di motivi, e l'annosa questione che sto per porvi ne è un esempio.
Nella mia regione, l'ARPA, quando effettua controlli, non riporta mai sui rapporti di misura le immissioni differenziali. Ho sempre trovato la cosa piuttosto allarmante, e solo una volta mi è capitato di parlarne con un loro funzionario, la cui risposta evasiva mi ha lasciata a dir poco orripilata: "Il differenziale è inutile."
Qualche giorno fa sono stata incaricata di redigere una valutazione di impatto acustico per un pub oggetto di verifiche da parte dell'ARPA per via di una cappa di aspirazione. La proprietaria del pub è stata sanzionata perché è stato riscontrato un superamento del limite per le immissioni assolute. Però naturalmente i tecnici ARPA incaricati dei rilievi non si sono palesati, e non le hanno mai chiesto di spegnere l'impianto per poter rilevare il rumore residuo, evitando quindi (come sempre) di valutare il differenziale.
A questo punto entrerei in gioco io, ma è la prima volta che mi trovo a dover essere di supporto ad un ricorso. Ciò che mi risulta lampante, in primo luogo, è che la zona è già di per sè molto rumorosa. Soprattutto, di fianco al locale della mia cliente, ce n'è un altro, anch'esso con la sua bella cappa in funzione, che peraltro è stato sanzionato pure lui. Siamo d'accordo che le immissioni assolute sono relative alla totalità delle sorgenti acustiche dell'area, ma senza verificare quale sia il rumore residuo, come possono essere così certi che sia proprio la cappa della mia cliente a far sforare il limite e non quella del vicino? A qualcuno viene in mente una possibile motivazione a supporto delle loro argomentazioni? Grazie in anticipo a chiunque voglia partecipare alla discussione! :D
morrissey
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Re: Quando dicono che "il differenziale è inutile"...

Messaggio da morrissey »

Di comportamenti cervellotici delle ARPA ne ho anch’io un campionario considerevole… Questa approssimazione da parte degli enti di controllo continua a farmi paura, se loro lavorano male autorizzano di riflesso tutti i professionisti a fare altrettanto.
Comunque se la legge dice che deve essere verificato il differenziale (a tutela degli ambienti abitativi art. 1 447) non è il funzionario ARPA che può attribuirsi l’onere della sua esclusione, potrebbe configurarsi l’abuso d’ufficio: poi per il tuo cliente magari è meglio così.
Se diversamente fossi un disturbato e l’ARPA si comportasse come tu dici, probabilmente mi rivolgerei ad un legale per citarli (a maggior ragione se disponessi di una perizia dove si evidenzia una palese violazione del differenziale). una volta sistemato il limite assoluto l'attività potrebbe continuare ad essere disturbante...e ci si ritroverebbe in tribunale.
Tornando al tuo quesito non so rispondere perché non capisco come possano aver sanzionato entrambe le attività senza aver discriminato fra le due sorgenti in quanto, considerando il tempo di riferimento, il rischio di prendere una cantonata è lì a due passi.
Credo che l’idea alla base sia che siccome c’è un disturbo lamentato (l’arpa esce solo a seguito di un esposto), dal momento che ci sono due attività, l’impianto 1 è stato considerato residuo dell’impianto 2 e viceversa e si è sparato nel mucchio.
A questo punto verificherei i calcoli fatti dall’ARPA (non si sa mai) e successivamente misurerei le due sorgenti separatamente per vedere il reale peso delle due attività, con un occhio anche al differenziale che potrebbe tornare utile in caso di assenza di disturbo. Poi proverei a misurare il residuo per un tempo considerevole per verificare che, magari, ci siano livelli non conformi, ma questo sarebbe troppo bello.
Heavyfrog
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Re: Quando dicono che "il differenziale è inutile"...

Messaggio da Heavyfrog »

Ciao Morrissey, grazie per la tua celerissima risposta! Sì, chiaramente c'è stato un esposto. Anche lì ci sarebbe da chiacchierare, perchè per dove è ubicata l'attività della mia cliente, mai e poi mai la sua cappa avrebbe potuto arrecare disturbo alla persona che ha presentato l'esposto. Difatti, pensavo di evidenziare anche questo aspetto. Poi, sì, verificare i loro "calcoli" è fondamentale, per il semplice motivo che credo non ne abbiano fatti, limitandosi ad attribuire i valori misurati, nudi e crudi, alle emissioni ed alle immissioni assolute. Se così non fosse, sarebbero dovuti per forza andare dalla mia cliente a chiederle di spegnere la cappa. Oltre ai discorsi già fatti per immissioni assolute e differenziali, anche per le emissioni, per dire: come avrebbero fatto ad epurare dal contributo di tutte le altre sorgenti il valore ottenuto nei pressi della sorgente? Ed ancora, per quanto riguarda le immissioni assolute, non penso che si siano presi il disturbo di spalmare il valore misurato per le immissioni su tutto il tempo di riferimento, considerando anche che la mia cliente cessa ogni attività al massimo alle 2, e loro hanno effettuato una sola misurazione alle 10 di sera, durata pochi minuti.
Purtroppo già so che non potrò misurare il residuo per un tempo considerevole, però sono abbastanza sicura che, considerati gli orari di esercizio dei due locali, anche a voler attribuire il residuo misurato per pochi minuti a tutto il tempo in cui il locale della mia assistita è chiuso, il valore "rientrerebbe", ed allo stesso tempo sarebbe cautelativo, visto che io effettuerò le misure non più tardi delle 23, e certamente alle 3 del mattino l'area è molto più silenziosa. In effetti non vedo l'ora di misurare, sono curiosissima di vedere che cosa succede! :D
morrissey
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Re: Quando dicono che "il differenziale è inutile"...

Messaggio da morrissey »

Se l’ARPA non ha effettuato il suo “lavoro” nel rispetto delle normative è sacrosanto che il tuo cliente si difenda nelle sedi più opportune: va assolutamente verificato e portato all’attenzione delle autorità competenti.
Se non hanno acquisito il residuo non possono ricavare il livello di emissione (sul quale c’è da discutere in merito a dove rilevarlo, ma questo è il passo successivo), poi se è vero che non hanno fatto i calcoli sul tempo di riferimento, allora ci si può aspettare di tutto, anche una misura con l’i-phone.
Per effettuare la misura del residuo in modo da avere un dato affidabile mi metterei d’accordo con le due attività (visto che sono entrambe sanzionate) per spegnere l’aspirazione per un paio d’ore e di seguito lascerei il fonometro (ovviamente se possibile) in monitoraggio notturno. Tieni poi presente l’opzione della misura in “posizione acusticamente analoga”. Almeno fai vedere ai “tecnici” arpa come dovrebbe lavorare un acustico.
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