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Cimitero e rispetto dei limiti

Inviato: lun lug 20, 2015 17:19
da emma
Buonasera.

Vi chiedo se un cimitero (che cade in classe III nella zonizzazione acustica) è considerato quale ricettore sensibile e come tale prevede la verifica del rispetto dei limiti acustici.

Stiamo seguendo un ampliamento di un grosso gruppo industriale e il ricettore più prossimo è proprio un cimitero...

Grazie.

Re: Cimitero e rispetto dei limiti

Inviato: lun lug 20, 2015 17:32
da SuperP
emma ha scritto:Vi chiedo se un cimitero (che cade in classe III nella zonizzazione acustica) è considerato quale ricettore sensibile e come tale prevede la verifica del rispetto dei limiti acustici.
Zombi e resuscitati a parte (in calo dallo 0 a-C) direi di no

Re: Cimitero e rispetto dei limiti

Inviato: lun lug 20, 2015 23:41
da lbasa
Io riterrei invece che la verifica vada considerata. Si possono portare ad esempio anche gli zombie :wink: delle aree archeologiche.
Se quel Comune ha classificato il cimitero in classe III, lo ha pure declassato.

Re: Cimitero e rispetto dei limiti

Inviato: mer lug 22, 2015 10:47
da morrissey
In effetti leggendo alcuni regolamenti/relazioni di ausilio alle zonizzazioni acustiche e anche alcune linee guida di varie regioni i cimiteri sono considerati “ricettori sensibili” e pertanto sono posti in classe I (come se i morti potrebbero essere mai disturbati, poi anche in presenza di qualche “revenant” ci si chiede se il rumore per loro possa rappresentare un problema). Se si vuole essere pignoli, però, i familiari dei trapassati si presuppone vogliano tranquillità per rimirare le lapidi…
Tieni presente, però, che la legge quadro parla di inquinamento acustico come introduzione di rumore nell’ambiente esterno che provoca fastidio alle attività umane…quindi anche il frequentatore del cimitero, teoricamente, va tutelato.
Il fatto che il comune in questione abbia posto il cimitero in classe III è comunque un vantaggio, e le verifiche (che vanno fatte anche per prevenire eventuali rimostranze da parte di funzionari ARPA troppo zelanti) non riguardano il differenziale a meno di non considerare i loculi ambienti abitativi ove gli zombi trascorrono le loro giornate…
Fai la verifica e poi trai le tue conclusioni: se c’è un superamento puoi sempre giustificarlo con la scarsa probabilità che ciò determini una lamentela e comunque con delle considerazioni sulle esigenze produttive.
È una soluzione “all’italiana” ma se zonizzano male e concedono permessi a costruire vicino a tali “ricettori sensibili” non è colpa di chi in questo periodo porta lavoro…

Re: Cimitero e rispetto dei limiti

Inviato: gio lug 23, 2015 17:46
da claudioedil
ma il cimitero non ha comunque una zona di rispetto di 200 m? ovvero sarà davvero rilevante l'attività per il ricettore a quella distanza?

Re: Cimitero e rispetto dei limiti

Inviato: ven lug 24, 2015 12:15
da morrissey
La fascia di rispetto del PRG (penso ti riferissi a quello), della quale parli tu, dovrebbe, teoricamente, garantire una certa distanza del cimitero dalle sorgenti sonore (come dovrebbe essere garantita una certa distanza dalle sorgenti per i VERI ricettori sensibili, scuole, ospedali ecc.: dove abito io c’è una casa di riposo a meno di 50 m dall’autostrada) in base a PRG e zonizzazione acustica redatta cum grano salis.
Inoltre, nonostante la legge quadro, svariate linee guida e numerose sentenze impongano zonizzazioni poco frammentate e, quindi, omogenee si notano piani acustici che sembrano la macchina di lapo elkann…perché normalmente le zonizzazioni vengono fatte più dagli urbanisti (che seguono solo il PRG) che dagli acustici e si notano salti di classe molto avventurosi (mi è capitato di vedere una classe I che finisce al perimetro di una scuola a contatto con una IV!, come se il rumore fosse senziente e rispettasse la cartografia…): pertanto può verificarsi che mettano un’area industriale a ridosso di un’area residenziale.
È una polemica annosa…il nostro territorio è particolarmente incasinato e le zonizzazioni vengono percepite dalle amministrazioni come un fastidio e non si forniscono le risorse per farle bene. La zonizzazione non deve essere un dolmen, deve e può essere rivista in divenire perché va intesa come strumento per pianificare gli interventi di bonifica, al fine di migliorare le condizioni acustiche del territorio, cosa che i comuni ignorano, anche perché negli anni tutti se ne sono fregati del problema rumore…
L’occasione che si è presentata con i piani di assetto del territorio avrebbe potuto consentire una maggiore armonizzazione ma, quasi sempre, è stata sprecata.
Comunque, tornando all’inizio, anche se ci fosse quella distanza tutto dipende da che tipo di sorgenti vengono immesse, sempre ammesso che sia così importante verificare i limiti in cimitero!