Constatazione di conformita'
Moderatore: Edilclima
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Constatazione di conformita'
Nella mia citta' il comune da un po' di tempo ha attivato il controllo sugli impianti termici . Quando il verificatore fa' visita sull' impianto vuole vedere la dichiarazione di conformita' ed in caso di mancanza di tale documento ne richiede entro breve tempo di procurarselo . Come ben sapete qui si aprono problemi a non finire .
Prima di tutto non capisco se la dichiarazione e' riferita ( come credo ) solo alla caldaia in quanto chi controlla si sta' occupando SOLO dell' apparecchio o a tutto l' impianto perche' se cosi' fosse il povero utente si troverebbe a spendere un sacco di soldi per rimettere tutto a norma in quanto come sapete bisognerebbe fare una serie di prove e controlli . La maggior parte delle persone ha perso tale documento o il vecchio installatore non vuole intervenire o semplicemente ha cessato l' attivita' .
Cosi' ho pensato di fare delle " constatazioni di conformita" SOLO per la caldaia . In pratica esamino il locale dove e' installata e vedo se l' apparecchio e' montato in maniera conforme ( interruttore elettrico , valvola gas , funzionalita' ecc. ecc ) dopodiche' rilascio questo verbale di constatazione .
Secondo voi e' una procedura normale o sto' sbagliando ?
Prima di tutto non capisco se la dichiarazione e' riferita ( come credo ) solo alla caldaia in quanto chi controlla si sta' occupando SOLO dell' apparecchio o a tutto l' impianto perche' se cosi' fosse il povero utente si troverebbe a spendere un sacco di soldi per rimettere tutto a norma in quanto come sapete bisognerebbe fare una serie di prove e controlli . La maggior parte delle persone ha perso tale documento o il vecchio installatore non vuole intervenire o semplicemente ha cessato l' attivita' .
Cosi' ho pensato di fare delle " constatazioni di conformita" SOLO per la caldaia . In pratica esamino il locale dove e' installata e vedo se l' apparecchio e' montato in maniera conforme ( interruttore elettrico , valvola gas , funzionalita' ecc. ecc ) dopodiche' rilascio questo verbale di constatazione .
Secondo voi e' una procedura normale o sto' sbagliando ?
Re: Constatazione di conformita'
Non credo sia l'approccio corretto.
Dall'entrata in vigore della 46/90 tutte le installazioni devono la certificazione. Se intervieni a posteriori, dovresti controllare tutto l'impianto, dal contatore alla canna fumaria.
Le norme UNI (7129 -10738-10845) impongono controlli su tutto l'impianto.
Inoltre, certificando parzialmente, avresti comunque le responsabilità anche sulla parte di impianto che non controlli (es.: che succede se l'impianto interno non è a tenuta?) in caso di incidente.
gfrank
Dall'entrata in vigore della 46/90 tutte le installazioni devono la certificazione. Se intervieni a posteriori, dovresti controllare tutto l'impianto, dal contatore alla canna fumaria.
Le norme UNI (7129 -10738-10845) impongono controlli su tutto l'impianto.
Inoltre, certificando parzialmente, avresti comunque le responsabilità anche sulla parte di impianto che non controlli (es.: che succede se l'impianto interno non è a tenuta?) in caso di incidente.
gfrank
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Re: Constatazione di conformita'
Beh una controllatina all' impianto gas se ci sono fughe lo faccio sempre tramite il contatore .
MANCATA PRODUZIONE DI DICHIARAZIONE DI CONFORMITA'
Buongiorno a tutti.
Pongo questo quesito che può essere un caso di specie.
Un installatore qualificato, una settimana dopo aver installato una caldaia a condensazione nella villetta di un mio cliente (sono un progettista d'interni), per motivi personali ha cessato l'attività, chiudendo la ditta e, praticamente, cambiando totalmente attività e residenza.
Pur avendo citato (ovviamente) in fattura la redazione della DiCo, questo "signore" non l'ha prodotta ed è letteralmente scomparso, risultando non più contattabile, anche a seguito di ricerche.
La caldaia, all'atto della prima accensione, è stata comunque collaudata dall'assistenza ufficiale Ferroli e l'impianto risulta registrato al Curit.
Il Cliente a distanza di un anno è ancora sprovvisto di DiCo e non sa come fare.
Può far eseguire una Dichiarazione di Rivalutazione da un altro installatore?
Se si, la DiCo avrà data pregressa o quella dell'ispezione effettiva dell'impianto'?
Grazie per i chiarimenti.
Vittorio
Pongo questo quesito che può essere un caso di specie.
Un installatore qualificato, una settimana dopo aver installato una caldaia a condensazione nella villetta di un mio cliente (sono un progettista d'interni), per motivi personali ha cessato l'attività, chiudendo la ditta e, praticamente, cambiando totalmente attività e residenza.
Pur avendo citato (ovviamente) in fattura la redazione della DiCo, questo "signore" non l'ha prodotta ed è letteralmente scomparso, risultando non più contattabile, anche a seguito di ricerche.
La caldaia, all'atto della prima accensione, è stata comunque collaudata dall'assistenza ufficiale Ferroli e l'impianto risulta registrato al Curit.
Il Cliente a distanza di un anno è ancora sprovvisto di DiCo e non sa come fare.
Può far eseguire una Dichiarazione di Rivalutazione da un altro installatore?
Se si, la DiCo avrà data pregressa o quella dell'ispezione effettiva dell'impianto'?
Grazie per i chiarimenti.
Vittorio
Re: Constatazione di conformita'
non ne esce
se non con qualcuno che fa la dico come se avesse fatto lui il lavoro
se non con qualcuno che fa la dico come se avesse fatto lui il lavoro
Re: Constatazione di conformita'
vediamo cosa gli può succedere....
- tutte le responsabilità ricadono su di lui
- sta dichiarando un falso
- diventa un evasore fiscale
-
conviene?????
Tra il dire e il fare, la differenza è nell'aver fatto..........
Re: Constatazione di conformita'
Tutto vero
L unica cosa possibile é quella..
O quella più giusta é rifare veramente l impianto
A norma di legge non si può mica fare altro per imp post 2008
L unica cosa possibile é quella..
O quella più giusta é rifare veramente l impianto
A norma di legge non si può mica fare altro per imp post 2008
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Re: Constatazione di conformita'
Argomento già discusso: viewtopic.php?t=13043
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Constatazione di conformita'
grande Topic che ha introdotto documenti quali la "Constatazione di Conformità" e la "Dichiarazione di Rivalutazione"
comunque, il problema non è banale, e ad oggi non ci sono modi "leciti" per risolverlo... e se ci pensiamo non sarebbe neanche corretto che si consentissero delle "sanatorie generalizzate" perché in alcuni casi andrebbero a sanare situazioni oggettivamente complicate come quelle descritte, ma sono convinto che nella maggior parte dei casi sarebbero utilizzate per scopi meno (ma molto meno) leciti.
Qualche tempo fa feci una domanda ad un convegno del CIG e mi fu risposto di far fare qualche modifica all'impianto, di far rilasciare la DiCo a chi aveva effettuato i lavori (ovviamente riferiti SOLO alla parte di impianto modificata), che poi avrebbe allegato alla sua DiCo tutti i Rapporti Tecnici (RCT, 10738, 11137, 10845...) comprovanti il fatto che aveva effettuato le verifiche di compatibilità tecnica tra preesistente e nuovo come previsto dal DM 37/08: certo, la DiCo copre solo un pezzettino anche insignificante dell'impianto, però se l'ente pubblico che deve valutare ragiona in termini di sicurezza e non burocratici potrebbe anche accettare l'escamotage ai fini del rilascio di abitabilità/agibilità...
comunque, il problema non è banale, e ad oggi non ci sono modi "leciti" per risolverlo... e se ci pensiamo non sarebbe neanche corretto che si consentissero delle "sanatorie generalizzate" perché in alcuni casi andrebbero a sanare situazioni oggettivamente complicate come quelle descritte, ma sono convinto che nella maggior parte dei casi sarebbero utilizzate per scopi meno (ma molto meno) leciti.
Qualche tempo fa feci una domanda ad un convegno del CIG e mi fu risposto di far fare qualche modifica all'impianto, di far rilasciare la DiCo a chi aveva effettuato i lavori (ovviamente riferiti SOLO alla parte di impianto modificata), che poi avrebbe allegato alla sua DiCo tutti i Rapporti Tecnici (RCT, 10738, 11137, 10845...) comprovanti il fatto che aveva effettuato le verifiche di compatibilità tecnica tra preesistente e nuovo come previsto dal DM 37/08: certo, la DiCo copre solo un pezzettino anche insignificante dell'impianto, però se l'ente pubblico che deve valutare ragiona in termini di sicurezza e non burocratici potrebbe anche accettare l'escamotage ai fini del rilascio di abitabilità/agibilità...
Re: Constatazione di conformita'
QUOTOgrifo68 ha scritto: ↑gio mag 25, 2017 15:02 grande Topic che ha introdotto documenti quali la "Constatazione di Conformità" e la "Dichiarazione di Rivalutazione"
comunque, il problema non è banale, e ad oggi non ci sono modi "leciti" per risolverlo... e se ci pensiamo non sarebbe neanche corretto che si consentissero delle "sanatorie generalizzate" perché in alcuni casi andrebbero a sanare situazioni oggettivamente complicate come quelle descritte, ma sono convinto che nella maggior parte dei casi sarebbero utilizzate per scopi meno (ma molto meno) leciti.
Qualche tempo fa feci una domanda ad un convegno del CIG e mi fu risposto di far fare qualche modifica all'impianto, di far rilasciare la DiCo a chi aveva effettuato i lavori (ovviamente riferiti SOLO alla parte di impianto modificata), che poi avrebbe allegato alla sua DiCo tutti i Rapporti Tecnici (RCT, 10738, 11137, 10845...) comprovanti il fatto che aveva effettuato le verifiche di compatibilità tecnica tra preesistente e nuovo come previsto dal DM 37/08: certo, la DiCo copre solo un pezzettino anche insignificante dell'impianto, però se l'ente pubblico che deve valutare ragiona in termini di sicurezza e non burocratici potrebbe anche accettare l'escamotage ai fini del rilascio di abitabilità/agibilità...
Re: Constatazione di conformita'
Certo Grifo, sono i suggerimenti che si danno....grifo68 ha scritto: ↑gio mag 25, 2017 15:02 grande Topic che ha introdotto documenti quali la "Constatazione di Conformità" e la "Dichiarazione di Rivalutazione"
comunque, il problema non è banale, e ad oggi non ci sono modi "leciti" per risolverlo... e se ci pensiamo non sarebbe neanche corretto che si consentissero delle "sanatorie generalizzate" perché in alcuni casi andrebbero a sanare situazioni oggettivamente complicate come quelle descritte, ma sono convinto che nella maggior parte dei casi sarebbero utilizzate per scopi meno (ma molto meno) leciti.
Qualche tempo fa feci una domanda ad un convegno del CIG e mi fu risposto di far fare qualche modifica all'impianto, di far rilasciare la DiCo a chi aveva effettuato i lavori (ovviamente riferiti SOLO alla parte di impianto modificata), che poi avrebbe allegato alla sua DiCo tutti i Rapporti Tecnici (RCT, 10738, 11137, 10845...) comprovanti il fatto che aveva effettuato le verifiche di compatibilità tecnica tra preesistente e nuovo come previsto dal DM 37/08: certo, la DiCo copre solo un pezzettino anche insignificante dell'impianto, però se l'ente pubblico che deve valutare ragiona in termini di sicurezza e non burocratici potrebbe anche accettare l'escamotage ai fini del rilascio di abitabilità/agibilità...
Sottopongo però all'attenzione che chi "modifica" una parte dell'impianto (come giustamente hai detto, la sua DiCo ricopre solo un pezzettino) dichiara che tutto l'impianto esistente è "compatibile"......
cambia poco....
Non vorrei però, in un forum pubblico, dare suggerimenti di come sanare lavori eseguiti da persone non abilitate....
Tra il dire e il fare, la differenza è nell'aver fatto..........
Re: Constatazione di conformita'
si si Army, hai assolutamente ragione... qui però si stava ragionando su come poteva uscirne un poveraccio che aveva affidato i lavori ad una impresa abilitata che prima di rilasciare la DiCo fallisce... purtroppo in questo periodo di situazioni del genere se ne vedono tante.
i "delinquenti seriali" non si pongono neanche il problema