cALDAIA MURALE IN LOCALE BAGNO.

Normativa per gli impianti gas, Legge 46/90, Delibera AEEG 40/04, ecc.

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alexverd
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cALDAIA MURALE IN LOCALE BAGNO.

Messaggio da alexverd »

Devo fare installare una caldaietta murale in un locale bagno, premesso che è una caldaia con protezione IP 44 e di tipo C, ci sono controindicazioni? grazie.
alexverd
Terminus
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Re: cALDAIA MURALE IN LOCALE BAGNO.

Messaggio da Terminus »

alexverd ha scritto:Devo fare installare una caldaietta murale in un locale bagno, premesso che è una caldaia con protezione IP 44 e di tipo C, ci sono controindicazioni? grazie.
Per l'impianto elettrico, verifica che non rientri in zona 1 o 2 (la caldaia può essere IP44, ma la presa con la quale la alimenti?).
Per il gas....la 7129 non dice nulla riguardo la ventilazione, ma personalmente dove c'è un'utenza gas è sempre meglio mettere delle aperture di aerazione......poi essendo un bagno l'apertura non nuoce, anzi.....
megaing
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Messaggio da megaing »

La 7129 (3.3.2) prescrive che per poter effettuare giunzioni filettate (allacciamento caldaia) il locale di installazione della tubazione deve essere ventilabile; pertanto anche se non viene espressamente richiesta l'aerazione/ventilazione per caldaie di tipo C, di fatto il locale di installazione della caldaia deve essere sempre ventilabile. A mio avviso per ventilabile si dovrebbe intendere una qualsiasi finestra oppure anche un'apertura di 100 cmq; non è specificato che l'apertuta debba essere permanente.
Terminus
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Messaggio da Terminus »

megaing ha scritto:La 7129 (3.3.2) prescrive che per poter effettuare giunzioni filettate (allacciamento caldaia) il locale di installazione della tubazione deve essere ventilabile; pertanto anche se non viene espressamente richiesta l'aerazione/ventilazione per caldaie di tipo C, di fatto il locale di installazione della caldaia deve essere sempre ventilabile. A mio avviso per ventilabile si dovrebbe intendere una qualsiasi finestra oppure anche un'apertura di 100 cmq; non è specificato che l'apertuta debba essere permanente.
Infatti mi riferivo alle ventilazioni permanenti.
Pur non previste per le caldaie di tipo C, io dove ho il gas cerco sempre di mettere ventilazioni reali e non fittizie.
Poi essendo un bagno, un'apertura per garantire anche un ricambio di aria igienico, non guasta di certo.
alexverd
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Messaggio da alexverd »

pER QUANTO RIGUARDA LA PRESA DI ALIMENTAZIONE ELETTRICA NON LA FACCIO METTERE, SI ARRIVA DIRETTAMENTE ALLA CALDAIA DA INTERRUTTORE UBICATO IN ALTRO LAOCALE.PER L'AEREAZIONE VEDRò DI FARE UNA PRESA D'ARIA PERMANENTE. GRAZIE.
alexverd
mcbspa
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Messaggio da mcbspa »

Direi che questa è l'ennesima dimostrazione del non saper leggere la Normativa, l'apertura permanente di aerazione è richiesta laddove ci sia un focolare che brucia l'ossigeno presente in ambiente, non il passaggio di tubi o valvole del gas, perchè l'apertura serve per evitare che la fiamma bruci tutto l'ossigeno presente in ambiente producendo monossido di carbonio ed uccidendo chi è presente in ambiente, nel caso di una eventuale "piccola" perdita di gas dalla filettatura della valvola gas della caldaia, di solito diametro 1/2", l'apertura permanente di aerazione cosa fa??
Al più conviene inserire un rilevatore di gas metano, installato a soffitto perchè il metano sale verso l'alto, che in caso di forte perdita di gas interviene sul circuito elettrico evitando così l'unico reale pericolo in presenza di gas metano che è la scintilla ed il relativo scoppio!!!
Saluti
Cocchi Nicola
antonio
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Messaggio da antonio »

mcbspa ha scritto:Direi che questa è l'ennesima dimostrazione del non saper leggere la Normativa, l'apertura permanente di aerazione è richiesta laddove ci sia un focolare che brucia l'ossigeno presente in ambiente, non il passaggio di tubi o valvole del gas, perchè l'apertura serve per evitare che la fiamma bruci tutto l'ossigeno presente in ambiente producendo monossido di carbonio ed uccidendo chi è presente in ambiente, nel caso di una eventuale "piccola" perdita di gas dalla filettatura della valvola gas della caldaia, di solito diametro 1/2", l'apertura permanente di aerazione cosa fa??
Al più conviene inserire un rilevatore di gas metano, installato a soffitto perchè il metano sale verso l'alto, che in caso di forte perdita di gas interviene sul circuito elettrico evitando così l'unico reale pericolo in presenza di gas metano che è la scintilla ed il relativo scoppio!!!
Saluti
Cocchi Nicola
Probabilmente sei uno che legge molto le normative, ma a modo tuo.
Prova allora a casa tua a tenere una perdita di gas metano da un filetto fino a raggiungere la concentrazione giusta per poter esplodere, poi entra e accendi la luce e vediamo se sarai poi ancora in grado di raccontarci cosa ti è successo.
Se il tuo rilevatore era nuovo ed affidabile forse ti sei salvato, ma in caso contrario............
Visto che sai leggere le normative, mi spieghi perchè nè la 7129 nè tantomeno il D.M. 12/4/96 prevedono l'obbligo di installare dispositivi rivelatori di fughe di gas?
10gradiest
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Messaggio da 10gradiest »

mcbspa ha scritto:Direi che questa è l'ennesima dimostrazione del non saper leggere la Normativa, l'apertura permanente di aerazione è richiesta laddove ci sia un focolare che brucia l'ossigeno presente in ambiente, non il passaggio di tubi o valvole del gas, perchè l'apertura serve per evitare che la fiamma bruci tutto l'ossigeno presente in ambiente producendo monossido di carbonio ed uccidendo chi è presente in ambiente, nel caso di una eventuale "piccola" perdita di gas dalla filettatura della valvola gas della caldaia, di solito diametro 1/2", l'apertura permanente di aerazione cosa fa??
Al più conviene inserire un rilevatore di gas metano, installato a soffitto perchè il metano sale verso l'alto, che in caso di forte perdita di gas interviene sul circuito elettrico evitando così l'unico reale pericolo in presenza di gas metano che è la scintilla ed il relativo scoppio!!!
Saluti
Cocchi Nicola
Concordo con tutto ma eviterei il rilevatore gas in bagno.
Sai non vorrei che che la presenza di ... biogas crei problemi.
10gradiest
mcbspa
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Messaggio da mcbspa »

Probabilmente sei uno che legge molto le normative, ma a modo tuo.
Prova allora a casa tua a tenere una perdita di gas metano da un filetto fino a raggiungere la concentrazione giusta per poter esplodere, poi entra e accendi la luce e vediamo se sarai poi ancora in grado di raccontarci cosa ti è successo.
Se il tuo rilevatore era nuovo ed affidabile forse ti sei salvato, ma in caso contrario............
Visto che sai leggere le normative, mi spieghi perchè nè la 7129 nè tantomeno il D.M. 12/4/96 prevedono l'obbligo di installare dispositivi rivelatori di fughe di gas?[/quote]

Il metano è dotato di un odore caratteristico quindi se entri in casa e senti quell'odore lì, se accendi la luce sono fatti tuoi, se metti un rilevatore di fughe la luce non la puoi accendere e ti salvi.
In secondo luogo la 7129 riporta chiaramente al Paragrafo 4.1.3 che:
Gli apparecchi di tipo C non hanno nessuna necessità di prelevare aria comburente dall'ambiente - Quindi NON ci vuole l'apertura di ventilazione, cosa invece richiesta nei casi di apparecchi di tipo A, B e di cottura.
Il Dm 12/4/96 riguarda le Caldaie di potenza > 35 kw, non ho mai sentito di regole di prevenzione incendi per le caldaie di potenza minore, quindi situazioni in cui se c'è una perdita di gas questa è notevole dato le dimensioni delle tubazioni di adduzione del gas stesso, quindi in tale situazione si ha la necessità di avere delle aperture per aerare i locali.
L'utilizzo del rilevatore non mi ricordo se è previsto da normativa, mi sembra che ci sia nella 46/90 ma non sono sicuro.
Saluti
Cocchi Nicola
antonio
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Messaggio da antonio »

Il metano è dotato di un odore caratteristico quindi se entri in casa e senti quell'odore lì, se accendi la luce sono fatti tuoi, se metti un rilevatore di fughe la luce non la puoi accendere e ti salvi.
In secondo luogo la 7129 riporta chiaramente al Paragrafo 4.1.3 che:
Gli apparecchi di tipo C non hanno nessuna necessità di prelevare aria comburente dall'ambiente - Quindi NON ci vuole l'apertura di ventilazione, cosa invece richiesta nei casi di apparecchi di tipo A, B e di cottura.
Il Dm 12/4/96 riguarda le Caldaie di potenza > 35 kw, non ho mai sentito di regole di prevenzione incendi per le caldaie di potenza minore, quindi situazioni in cui se c'è una perdita di gas questa è notevole dato le dimensioni delle tubazioni di adduzione del gas stesso, quindi in tale situazione si ha la necessità di avere delle aperture per aerare i locali.
L'utilizzo del rilevatore non mi ricordo se è previsto da normativa, mi sembra che ci sia nella 46/90 ma non sono sicuro.
Saluti
Cocchi Nicola[/quote]

E propro qui ti volevo.....
Secondo te le perdite di gas delle tubazioni piccole non sono pericolose.
Secondo te le aperture di ventilazione servono solo per la combustione.
E con queste tue convinzioni sbagliate ti permetti di accusare altri di non saper leggere le normative?

P.S.: Non impazzire a cercare norme che ti obblighino ad installare i rilevatori di gas, perchè non esistono. Fidati.
megaing
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Messaggio da megaing »

....... per essere precisi esiste un caso particolare del Dm 12/04/1996 .......
Kalz
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Messaggio da Kalz »

... per essere precisi esiste un caso particolare del Dm 12/04/1996 .......
Si è il caso in cui si ha il bruciatore a doppia alimentazione Gasolio/GPL
mcbspa
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Messaggio da mcbspa »

P.S.: Non impazzire a cercare norme che ti obblighino ad installare i rilevatori di gas, perchè non esistono. Fidati.[/quote]

Qualche cosa esiste:
La legge n. 46/1990 disciplina i requisiti di sicurezza degli impianti civili, a valle dei misuratori (elettrici o di gas combustibile, ecc.).
L'istallazione dei rivelatori di gas ha una funzione sussidiaria rispetto alla osservanza di tutte le regole tecniche contenute nelle norme UNI-CIG, per la salvaguardia della sicurezza, di cui alla legge n. 1083/1971 sulla sicurezza di impiego del gas.
La norma CEI/UNI-CIG 70028, edizione dicembre 1994, "Rivelatori di gas naturale e rivelatori di GPL per uso domestico e similare" è stata approvata con il decreto ministeriale 26 aprile 1995.
Esiste anche un DISEGNO DI LEGGE n°1023 del 26 SETTEMBRE 2006 per rendere obbligatoria l'installazione di rilevatori fughe gas e di monossido di carbonio.
Si può ignorarne l'esistenza non vuol dire che non esistano.
Kalz
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Non esiste mai un obbligo riguardo l'installazione di rivelatori fughe gas, c'è una norma tecnica CEI 70028 se non sbaglio, ma l'obbligo di utilizzarli non c'è.
antonio
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Messaggio da antonio »

mcbspa ha scritto:P.S.: Non impazzire a cercare norme che ti obblighino ad installare i rilevatori di gas, perchè non esistono. Fidati.
Qualche cosa esiste:
La legge n. 46/1990 disciplina i requisiti di sicurezza degli impianti civili, a valle dei misuratori (elettrici o di gas combustibile, ecc.).
L'istallazione dei rivelatori di gas ha una funzione sussidiaria rispetto alla osservanza di tutte le regole tecniche contenute nelle norme UNI-CIG, per la salvaguardia della sicurezza, di cui alla legge n. 1083/1971 sulla sicurezza di impiego del gas.
La norma CEI/UNI-CIG 70028, edizione dicembre 1994, "Rivelatori di gas naturale e rivelatori di GPL per uso domestico e similare" è stata approvata con il decreto ministeriale 26 aprile 1995.
Esiste anche un DISEGNO DI LEGGE n°1023 del 26 SETTEMBRE 2006 per rendere obbligatoria l'installazione di rilevatori fughe gas e di monossido di carbonio.
Si può ignorarne l'esistenza non vuol dire che non esistano.[/quote]


E ridagli...........Le norme le interpreti ancora a modo tuo.
1) La 70028 non mi sembra proprio che ne renda obbligatoria l'installazione
2) Un disegno di Legge non ha nessun valore giuridico fino a quando non diventa definitivo
Terminus
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Messaggio da Terminus »

Terminus ha scritto:
megaing ha scritto:La 7129 (3.3.2) prescrive che per poter effettuare giunzioni filettate (allacciamento caldaia) il locale di installazione della tubazione deve essere ventilabile; pertanto anche se non viene espressamente richiesta l'aerazione/ventilazione per caldaie di tipo C, di fatto il locale di installazione della caldaia deve essere sempre ventilabile. A mio avviso per ventilabile si dovrebbe intendere una qualsiasi finestra oppure anche un'apertura di 100 cmq; non è specificato che l'apertuta debba essere permanente.
Infatti mi riferivo alle ventilazioni permanenti.
Pur non previste per le caldaie di tipo C, io dove ho il gas cerco sempre di mettere ventilazioni reali e non fittizie.
Poi essendo un bagno, un'apertura per garantire anche un ricambio di aria igienico, non guasta di certo.
Mamma mia che putiferio.
Ribadisco il mio (personalissimo) punto di vista, dato che la 7129 non obbliga aperture di ventilazione/aerazione per le caldaie di tipo C.
In ogni questione di sicurezza è meglio scegliere sistemi di prevenzione/protezione passivi piuttosto che attivi.
Il rivelatore di gas è un sistema attivo, che ha bisogno di essere mantenuto in perfetta efficienza (e ce ne sono di casi in cui i rivelatori non funzionano) per servire allo scopo, mentre un'apertura di aerazione è un sistema passivo, che funziona da solo e sempre.......poi costa decisamente meno del rivelatore con annessa elettrovalvola.
Se poi qualcuno vuole spendere i soldi per questi ultimi, ben venga.
megaing
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Messaggio da megaing »

Kalz ha scritto:... per essere precisi esiste un caso particolare del Dm 12/04/1996 .......
Si è il caso in cui si ha il bruciatore a doppia alimentazione Gasolio/GPL
.... è il caso di impianti ubicati a quota compresa tra -5 e -10 m dal piano di riferimento ...........
Kalz
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Messaggio da Kalz »

.... è il caso di impianti ubicati a quota compresa tra -5 e -10 m dal piano di riferimento ...........
.....Valvola automatica tipo NC asservita al funzionamento del bruciatore e al dispositivo di controllo tenuta del tratto di impianto interno tra la valvola stessa e il bruciatore
Ti chiedo " dispositivo di controllo tenuta " è il dispositivo presente sulla rampa gas UNI EN 676? Grazie
antonio
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Messaggio da antonio »

megaing ha scritto:
Kalz ha scritto:... per essere precisi esiste un caso particolare del Dm 12/04/1996 .......
Si è il caso in cui si ha il bruciatore a doppia alimentazione Gasolio/GPL
.... è il caso di impianti ubicati a quota compresa tra -5 e -10 m dal piano di riferimento ...........
La valvola automatica tipo NC asservita al funzionamento del bruciatore a gas metano, installato a quota inferiore a - 5 m. dal piano di riferimento, e asservita anche al funzionamento del dispositivo di controllo della tenuta, non è assolutamente una elettrovalvola collegata ad un rilevatore di fughe gas metano.
megaing
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Messaggio da megaing »

Hai ragione. Chiedo scusa a tutti. È un caso molto particolare, andavo a memoria ed ho fatto confusione tra l'obbligo di installazione dell'elettrovalvola e quello dell'installazione del rilevatore fughe gas.
Kalz
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Messaggio da Kalz »

ANTONIO



Registrato: 17/09/07 11:27
Messaggi: 8

Inviato: Sab Ott 20, 2007 7:47 am Oggetto:

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megaing ha scritto:
Kalz ha scritto:
... per essere precisi esiste un caso particolare del Dm 12/04/1996 .......
Si è il caso in cui si ha il bruciatore a doppia alimentazione Gasolio/GPL


.... è il caso di impianti ubicati a quota compresa tra -5 e -10 m dal piano di riferimento ...........


La valvola automatica tipo NC asservita al funzionamento del bruciatore a gas metano, installato a quota inferiore a - 5 m. dal piano di riferimento, e asservita anche al funzionamento del dispositivo di controllo della tenuta, non è assolutamente una elettrovalvola collegata ad un rilevatore di fughe gas metano
Infatti era quello che dicevo, comunque il rilevatore fughe gas è prescritto dai VVFF nei casi alimentazione del bruciatore mista GPL/GASOLIO.
megaing
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Messaggio da megaing »

Chiedo scusa per la mia ignoranza in materia, ma quale può essere il dispositivo di controllo della tenuta del tratto di impianto interno tra la valvola automatica NC (asservita al funzionamento del bruciatore) ed il bruciatore? È un pressostato o comunque potrebbe essere anche un rilevatore fughe gas?
megaing
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Messaggio da megaing »

..... speravo in una risposta di Kalz o di ANTONIO che mi sembravano conoscere l'argomento.
Kalz
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Messaggio da Kalz »

è quello che mi domandavo anche io, però come contemplato dal DM la valvola è asservita al funzionamento del bruciatore, cioè consente il passaggio del metano quando parte il bruciatore, e " al dispositivo di controllo della tenuta del tratto di impianto interno tra la valvola stessa e il bruciatore " si intende ( per me ) che tale valvola è anche collegata al dispositivo di controllo tenuta presente obbligatoriamente sulla rampa gas ai sensi della UNI EN 676 ( ex UNI 8041 e 8042 ).

Cosa ne dite?
megaing
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Messaggio da megaing »

Ma quel dispositivo di controllo tenuta non verifica solo la tenuta della rampa gas del bruciatore? La norma richiede invece il controllo della tenuta del tratto di impianto interno tra la valvola NC (installata immediatamente all'esterno del locale CT) ed il bruciatore.
Kalz
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Messaggio da Kalz »

infatti anche per me è quel dubbio, infatti non mi sono mai capitati ( purtroppo ) impianti del genere.... cerco di informarmi bene ti farò sapere
megaing
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Messaggio da megaing »

Grazie. Molto gentile. Però perchè qualche messaggio più su mi sembravi sicuro che non si possa assolutamente trattare di una elettrovalvola NC collegata ad un rilevatore di fughe gas metano (oltre che asservita al funzionamento del bruciatore)? Gentilmente potresti anche darmi i riferimenti legislativi (o circolari VVF) circa l'obbligo di installazione del rilevatore fughe gas in caso di bruciatore a doppia alimentazione Gasolio/GPL. Grazie ancora.
antonio
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Messaggio da antonio »

Kalz ha scritto:è quello che mi domandavo anche io, però come contemplato dal DM la valvola è asservita al funzionamento del bruciatore, cioè consente il passaggio del metano quando parte il bruciatore, e " al dispositivo di controllo della tenuta del tratto di impianto interno tra la valvola stessa e il bruciatore " si intende ( per me ) che tale valvola è anche collegata al dispositivo di controllo tenuta presente obbligatoriamente sulla rampa gas ai sensi della UNI EN 676 ( ex UNI 8041 e 8042 ).

Cosa ne dite?
Direi di no.
Il controllo di tenuta sulla rampa gas verifica che non ci siano cadute di pressioni (e quindi perdite) nel breve tratto della rampa stessa.

Nel caso specifico si deve invece installare un dispositivo simile al precedente per verificare che non vi siano cadute di pressione su tutto il tratto interno della tubazione.

Quindi:
1) elettrovalvola esterna che apra su avviamento del bruciatore
2) pressostato gas, che in caso di calo di pressione gas fra valvola esterna e bruciatore, garantisca l'automatica chiusura dell'elettrovalvola esterna.
Kalz
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Messaggio da Kalz »

OGGETTO : Bruciatori combinati funzionanti con alimentazione mista gasolio e GPL
caso di coesistenza in un'unica CT tra bruciatore a gasolio ed uno
alimentato a GPL
1 - CT accesso dall'esterno
2 - Realizzare all'esterno del locale un contenimento con soglia rialzata di altezza non inferiore a 20 cm ad almeno 60 cm dall'apertura di ventilazione
3 - venga installato un rilevatore GPL a pavimento collegato ad un allarme e ad una elettrovalvola per l'intercettazione del gas all'esterno del locale.

Prot. n P914/4134 sott. 58
Tale prescrizione valeva in regime di circolare n. 71 per le centrali termiche a comb. liquido dove in qualsiasi caso il locale doveva fare da bacino di contenimento con la soglia rialzata, ora con il nuovo DM per comb. liquido il bacino di contenimento vale solo se il serbatoio comb. è posto a quota più alta rispetto al bruciatore
megaing
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Grazie.
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