Buongiorno, chiedo consiglio a voi tecnici perchè ho un grosso problema con la caldaia. Tre anni fa ,in occasione della ristrutturazione di casa mia, han rifatto il mio impianto di riscaldamento. La dichiarazione di conformità ho ora scoperto essere non in regola perchè mancano tutti gli allegati obbligatori, compresi quelli in cui si deve indicar il materiale usato, e che l'abilitazione professionale dell idraulico risale al 1993. Inoltre, si dice che il tutto è stato fatto rispettando la legge 46 del 90 ma ora mi è stato detto che cosi non è perchè quella legge-confermate?- prevede l'obbligo di intubazione/incamiciatura della canna fumaria che invece non è stata fatta, ma per la verità nemmeno da noi pagata ai tempi dei lavori. Cosi quest'estate ci sono state fughe di gas perchè la canna fumaria si era nel frattempo otturata per via di detriti. Inoltre ,sempre ai tempi della ristrutturazione ,"nella stessa canna fumaria è stata collegata anche una tubazione in pvc predisposta per la cappa cucina". Ora faremo, ovviamente con un altro idraulico, l'incamiciatura canna fumaria. Cosa chiedere a coloro che hanno fatto questi lavori di ristrutturazione?
Grazie
dichiarazione conformità non veritiera e violazione legge46
Moderatore: Edilclima
primo devi dire quanto tempo e' passato e se hai mai fatto fare la manutenzione all'impianto e nn intendo i controlli alla caldaia ,quindi se l'impianto gas, e impianto di riscaldamento e' stato sempre sottoposto a manutenzione durante le stagioni all'ora sei a posto se no le certificazioni dopo un anno decadono
intanto dovresti denunciare quel disgrasiat e cosi facendo si prende le sue responsabilita e ti fai rimborsare dei danni che t ha creato e poi chiama una ditta che faccia le cose fatte bene e nn credere che risparmi perche le cose fatte bene vanno pagate senza tirare i prezzi ai professionisti , comunque se condo me puoi farsi che ne risponda direttamente .........
sempre se quel professionista nn abbia chiuso per fallimento ,
intanto dovresti denunciare quel disgrasiat e cosi facendo si prende le sue responsabilita e ti fai rimborsare dei danni che t ha creato e poi chiama una ditta che faccia le cose fatte bene e nn credere che risparmi perche le cose fatte bene vanno pagate senza tirare i prezzi ai professionisti , comunque se condo me puoi farsi che ne risponda direttamente .........
sempre se quel professionista nn abbia chiuso per fallimento ,
Re: dichiarazione conformità non veritiera e violazione legg
Rispondo perchè leggo cose piuttosto gravi, e spero di essere io ad averle capite male:
1 - mai dico mai collegare la cappa della cucina alla canna fumaria della caldaia: le caldaie dispongono infatti di una contropressione che potrebbe spingere i fumi (tossici) attraverso la cappa della cucina nell'appartamento! A riprova dell'asserto evidenzio il fatto che nelle canne fumarie ramificate le caldaie debbono essere obbligatoriamente tutte uguali e tutte a camera stagna, e una cappa di una cucina di sicuro non è un manufatto a camera stagna!
2 - è obbligatorio incamiciare la canna fumaria solo se passa all'interno di una canna fumaria preesistente in muratura, questo perchè la muratura non dà garanzia della tenuta ai fumi mentre la camicia interna in acciaio armonico o similare si, se la canna passa esterna all'edificio non deve essere incamiciata!
3 - la canna fumaria non deve essere obbligatoriamente in acciaio, dipende dalla temperatura dei fumi, per le caldaie a condensazione può essere persino in plastica!
4 - L'installatore può benissimo certificare quello che lui ha installato, un impianto termico consta di 3 certificazioni 46/90, una per la canna fumaria, una per la parte di adduzione del gas, e una per il resto dell'impianto termico. Lui può specificare e certificare solo le parti da lui realizzate con esclusione della canna fumaria! Gli allegati obbligatori li può produrre anche ora, se poi non è segnato alla camera di commercio come installatore certo che non può emettere certificazioni, o ci si segna ora e ti fa una certificazione come se l'impianto lo avete installato ora oppure se la fare da qualcuno altro!
1 - mai dico mai collegare la cappa della cucina alla canna fumaria della caldaia: le caldaie dispongono infatti di una contropressione che potrebbe spingere i fumi (tossici) attraverso la cappa della cucina nell'appartamento! A riprova dell'asserto evidenzio il fatto che nelle canne fumarie ramificate le caldaie debbono essere obbligatoriamente tutte uguali e tutte a camera stagna, e una cappa di una cucina di sicuro non è un manufatto a camera stagna!
2 - è obbligatorio incamiciare la canna fumaria solo se passa all'interno di una canna fumaria preesistente in muratura, questo perchè la muratura non dà garanzia della tenuta ai fumi mentre la camicia interna in acciaio armonico o similare si, se la canna passa esterna all'edificio non deve essere incamiciata!
3 - la canna fumaria non deve essere obbligatoriamente in acciaio, dipende dalla temperatura dei fumi, per le caldaie a condensazione può essere persino in plastica!
4 - L'installatore può benissimo certificare quello che lui ha installato, un impianto termico consta di 3 certificazioni 46/90, una per la canna fumaria, una per la parte di adduzione del gas, e una per il resto dell'impianto termico. Lui può specificare e certificare solo le parti da lui realizzate con esclusione della canna fumaria! Gli allegati obbligatori li può produrre anche ora, se poi non è segnato alla camera di commercio come installatore certo che non può emettere certificazioni, o ci si segna ora e ti fa una certificazione come se l'impianto lo avete installato ora oppure se la fare da qualcuno altro!