INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Normativa per gli impianti gas, Legge 46/90, Delibera AEEG 40/04, ecc.

Moderatore: Edilclima

Rispondi
lotti
Messaggi: 20
Iscritto il: mer nov 29, 2006 16:38

INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da lotti »

E' possibile installare una caldaia < 35 kW in un locale cieco, non presidiato e privo di aperture verso l'esterno?
C'è qualche riferimento, in riguardo, nella norma UNI-CIG 7129/2001?
studio17
Messaggi: 461
Iscritto il: ven feb 02, 2007 09:41

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da studio17 »

lotti ha scritto:E' possibile installare una caldaia < 35 kW in un locale cieco, non presidiato e privo di aperture verso l'esterno?
C'è qualche riferimento, in riguardo, nella norma UNI-CIG 7129/2001?
Si, se riesci a rendere il locale ventilabile, cioà creare una ventilazione verso l'esterno, per esempio una tubazione in pps DN100.

La normativa UNI 7129/01 consente l'installazione delle caldaie tipo C in locali non ventilabili solo nel caso che il raccordo gas non sia filettato. Praticamente impossibile!!
stimp
albertone
Messaggi: 126
Iscritto il: ven mar 30, 2007 18:50

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da albertone »

vi è in effetti conflitto in quanto: per caldaie tipo C la norma suddetta non richiede aperture di aerazione. In compenso però le richiede (come giustamente ricordatoda voi..) per qualsisi installazione di apparecchio avente alimentazione a gas...non resta che interpretare.Io, se posso una apertura cerco sempre di inserirla...
GIACOMO68
Messaggi: 113
Iscritto il: gio ago 03, 2006 12:11

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da GIACOMO68 »

lotti ha scritto:E' possibile installare una caldaia < 35 kW in un locale cieco, non presidiato e privo di aperture verso l'esterno?
C'è qualche riferimento, in riguardo, nella norma UNI-CIG 7129/2001?
Non serve alcuna norma per capire che è fuori dal buon senso fare un'installazione del genere poichè se c'è la benchè minima perdita di gas formi una camera esplosiva......In un caso analogo, presentatomi a cose fatte ho fatto realizzare un canale permanente di aerazione verso l'esterno Ø100mm , così sono tranquillo ancor di più che se il locale fosse ventilabile. E' chiaro che la caldaia era di tipo C perchè se così non fosse nel tuo caso servono anche le condizioni minime di ventilazione......
JACK
studio17
Messaggi: 461
Iscritto il: ven feb 02, 2007 09:41

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da studio17 »

Non serve alcuna norma per capire che è fuori dal buon senso fare un'installazione del genere poichè se c'è la benchè minima perdita di gas formi una camera esplosiva......In un caso analogo, presentatomi a cose fatte ho fatto realizzare un canale permanente di aerazione verso l'esterno Ø100mm , così sono tranquillo ancor di più che se il locale fosse ventilabile. E' chiaro che la caldaia era di tipo C perchè se così non fosse nel tuo caso servono anche le condizioni minime di ventilazione......[/quote

L'installazione del canale di aerazione è obbligatoria, non va fatta solo per sentirsi tranquilli
stimp
GIACOMO68
Messaggi: 113
Iscritto il: gio ago 03, 2006 12:11

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da GIACOMO68 »

L'installazione del canale di aerazione è obbligatoria, non va fatta solo per sentirsi tranquilli[/quote]


Scusa ma obbligata da chi?; in realtà io come progettista me ne sono presa la responsabilità perchè ho valutato condizioni di sicurezza equivalenti a quelle impostami dalla 7129. Non era mica una centrale termica...
JACK
studio17
Messaggi: 461
Iscritto il: ven feb 02, 2007 09:41

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da studio17 »

GIACOMO68 ha scritto:L'installazione del canale di aerazione è obbligatoria, non va fatta solo per sentirsi tranquilli

Scusa ma obbligata da chi?; in realtà io come progettista me ne sono presa la responsabilità perchè ho valutato condizioni di sicurezza equivalenti a quelle impostami dalla 7129. Non era mica una centrale termica...[/quote]

obbligata dal fatto che senza l'aerazione il locale non è ventilabile e la caldaia non può essere installata.
stimp
GIACOMO68
Messaggi: 113
Iscritto il: gio ago 03, 2006 12:11

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da GIACOMO68 »

obbligata dal fatto che senza l'aerazione il locale non è ventilabile e la caldaia non può essere installata.[/quote]

Per me il locale, solo perchè ha un foro verso l'esterno, non è "ventilabile"
Io dico che se non è progettato così, cioè lo fa l'installatore di sua spontanea volontà, un eventuale controllo boccia l'installazione perchè chi ti dice che ad esempio cheØ100 è sufficiente, o troppo, per rendere il locale "ventilabile"??E' il progettista che ti dice che il locale non è ventilabile ma permanentemente aerato e quindi va bene lo stesso e se ne prende la responsabilità.
JACK
Avatar utente
ilverga
Messaggi: 2215
Iscritto il: gio ott 05, 2006 17:42
Località: prov. MI

Messaggio da ilverga »

Rilancio la questione...e se il locale d'installazione del mio generatore tipo "C" fosse un locale disimpegno giorno/notte? Essendo confinante con locali ventilabili...come lo valutate?
GIACOMO68
Messaggi: 113
Iscritto il: gio ago 03, 2006 12:11

Messaggio da GIACOMO68 »

ilverga ha scritto:Rilancio la questione...e se il locale d'installazione del mio generatore tipo "C" fosse un locale disimpegno giorno/notte? Essendo confinante con locali ventilabili...come lo valutate?
Allo stesso modo, comunque come progettista io vedo tre soluzioni:
a)mettere la caldaia nella zona giorno o notte;
b)grigliare verso la zona giorno il disimpegno a filo soffitto;
c)creare areazione permanente filo soffitto nel disimpegno con tubo verso l'esterno.
JACK
Kalz
Messaggi: 2406
Iscritto il: gio feb 01, 2007 12:09
Località: Umbria centrale

Messaggio da Kalz »

nel caso proposto da Ilverga a mio avviso non è conforme in quanto nel caso di ventilabilità dei locali, per presenza giunzioni filettatte ecc.. non parla di apertura di ventilazione indiretta, cioè provienente da altri locali adiacenti che a sua volta sono areati.
Avatar utente
marcocinalli
Messaggi: 335
Iscritto il: mer mar 21, 2007 08:29
Località: chieti
Contatta:

Messaggio da marcocinalli »

Con la delibera dell'autorità per l'energia si carica ( e scarica) molta responsabilità sull'azienda che eroga il gas metano. Dal luglio 2006 in particolare almeno nei comuni dove siamo soliti lavorare noi (che sono tutti sotto la stessa azienda di erogazione del servizio) l'ufficio tecnico dell'azienda controlla tutte le pratiche e le richieste di fornitura di nuovi contatori (su un impianto esistente il progettista/installatore/padrone di casa può ancora più o mneo fare quello che vuole). Come la norma viene interpretata dall'installatore/progettista viene anche intepretata da chi è preposto al controllo ====> chi controlla la interpreta sempre più restrittivamente (affinche venga ridotto il rischio e quindi la sua responsabilità). Nel caso specifico della domanda, qui ti prescriverebbero assolutamente una presa d'aria verso l'esterno di 200 cmq (diamentro 120 mm) e ti assicuro che in più di un caso ci saremmo volentieri risparmiati di fare fori di queste dimensioni in muri in pietra di 50 o 60 cm...


Per la cronaca la stessa azienda non vede di buon occhio l'installazione sottotraccia delle tubazioni (come invece è consentito dalla uni 7129) ne l'impiego delle tubazioni in acciaio flessibile per il collegamento sotto la caldaia (anche se conformi alla din per cui possomo essere considerate conformi alla regola dell'arte ed idonee al tipo di installazione).

Ricordiamoci che le norme UNI sono un esempio di regola dell'arte non l'unica regola.

Consiglio: prova a sentirti con loro soprattutto se si tratta di un nuovo impianto ed hai bisogno che vengano a metterti il contatore

MC

Dimenticavo: l'azienda ha il potere nel caso rilevi una non conformità del lavoro eseguito al momento della richiesta di erogazione del gas da parte dell'utente con contestuale fornitura del contatore di fare una multa di 40€ all'installatore ed una multa di 40€ all'utente. La multa di solito non la fanno perchè tutto si risolve con una telefonata con cui ti avvisano delle non conformità però insomma se si può evitare una brutta figura con il cliente forse è sempre meglio...
"Tutto quello che non c'è non si rompe". H. Ford
Avatar utente
armyceres
Messaggi: 497
Iscritto il: mer ott 25, 2006 12:52
Località: Piemonte

Messaggio da armyceres »

marcocinalli ha scritto:Con la delibera dell'autorità per l'energia si carica ( e scarica) molta responsabilità sull'azienda che eroga il gas metano.

Ricordiamoci che le norme UNI sono un esempio di regola dell'arte non l'unica regola.

Dimenticavo: l'azienda ha il potere nel caso rilevi una non conformità del lavoro eseguito al momento della richiesta di erogazione del gas da parte dell'utente con contestuale fornitura del contatore di fare una multa di 40€ all'installatore ed una multa di 40€ all'utente. La multa di solito non la fanno perchè tutto si risolve con una telefonata con cui ti avvisano delle non conformità però insomma se si può evitare una brutta figura con il cliente forse è sempre meglio...
Con la Delibera 40/04 l'installatore non SCARICA nessuna responsabilità, la 46/90 è tutta sua.... anche se sbaglia il progettista, tantomeno in impianti esistenti.

Ricordiamoci che la 7129/2001 è stata pubblicata con
DECRETO 27 marzo 2006
Pubblicazione del 21° Gruppo di norme tecniche per la salvaguardia della sicurezza approvate ai sensi della Legge 6 dicembre 1971, n. 1083, sulla sicurezza dell'impiego del gas combustibile. (GU n. 89 del 15-4-2006- Suppl. Ordinario n.97)

Indi ragion per cui è da rispettare......

Nemmeno l'azienda del gas può inventarsi le norme..... le rispetta e tantomeno può inventarsi sanzioni amministrative; può però segnalare l'eventuale anomalia all'Ente competente, il quale a sua volta, può/deve erogare sanzioni.

La ventilazione indiretta non è possibile in quanto, in caso di fuga di gas, il locale adiacente verrebbe anchesso saturato.

un cordiale saluto.
Avatar utente
marcocinalli
Messaggi: 335
Iscritto il: mer mar 21, 2007 08:29
Località: chieti
Contatta:

Messaggio da marcocinalli »

x armiceres:
quello che dici è vero però devo dire che da quando è entrata in vigore la delibera è cambiato completamente il modo di operar dell'ente che eroga il gas (non sono cambiati solo i modelli ma anche e soprattutto il controllo documentale effettuato).
Nemmeno l'azienda del gas può inventarsi le norme..... le rispetta e tantomeno può inventarsi sanzioni amministrative; può però segnalare l'eventuale anomalia all'Ente competente, il quale a sua volta, può/deve erogare sanzioni.
non può inventarle ma può applicarle in maniera più restrittiva (come accade qui). Riguardo le multe: non c'è l'hanno mai fatte ma in qualche caso c'è le hanno paventate (poi chi le faceva non lo so...)
Con la Delibera 40/04 l'installatore non SCARICA nessuna responsabilità, la 46/90 è tutta sua.... anche se sbaglia il progettista, tantomeno in impianti esistenti.
confermo, però se parli con loro ti dicono che sono più rompiballe di prima perchè adesso sono corresponsabili (ripeto ti dicono...) e per me se aspetto un'autorizzazione da qualcuno, questo qualcuno (ahimè) ha sempre ragione.

MC
"Tutto quello che non c'è non si rompe". H. Ford
mcbspa
Messaggi: 88
Iscritto il: mer mag 02, 2007 10:33

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da mcbspa »

Si se la caldaia è del tipo "C" così detto a camera stagna, come anche riportato dalla UNI CIG 7129/2001 al punto 5.5
Non si può comunque installare in una camera da letto, si può installare in bagno, non necessita di aperture di ventilazione, caso mai è consigliato installare un rilevatore di gas che in caso di perdita di gas interviene sull'interruttore generale interrompendo la corrente ed evitando così la possibilità di esplosione.
Andrea_Diqui
Messaggi: 946
Iscritto il: gio ott 19, 2006 08:21
Località: Vicenza

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da Andrea_Diqui »

mcbspa ha scritto:Si se la caldaia è del tipo "C" così detto a camera stagna, come anche riportato dalla UNI CIG 7129/2001 al punto 5.5
Non si può comunque installare in una camera da letto, si può installare in bagno, non necessita di aperture di ventilazione, caso mai è consigliato installare un rilevatore di gas che in caso di perdita di gas interviene sull'interruttore generale interrompendo la corrente ed evitando così la possibilità di esplosione.
Scusa ma non sono daccordo... il tubo del gas che arriva sotto la caldaia ha un raccordo con bocchettone per cui fonte di possibile perdita, quindi il locale deve avere un'apertura permanente situata in prossimità del soffitto (se a gas metano) per evitare la formazione di miscele pericolose in caso di perdita
Andrea Diqui
Avatar utente
gaglia
Messaggi: 61
Iscritto il: ven mag 18, 2007 17:13

Messaggio da gaglia »

Mi intrometto nella diatriba.
Stò cercando di reperire una copia integrale della 7129/2001, ma non riesco a venirne a capo.
Download o acquisto (meglio se gratis!) datemi qualche dritta per favore.
Comunque da noi per caldaie <35KW tipo C non ci smaronano più di tanto...
mcbspa
Messaggi: 88
Iscritto il: mer mag 02, 2007 10:33

Messaggio da mcbspa »

scrivi mail che te lo giro in pdf
Avatar utente
Manofthemoon
Messaggi: 1581
Iscritto il: lun set 11, 2006 10:31
Località: Cuneo - provincia
Contatta:

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da Manofthemoon »

Andrea_Diqui ha scritto:
mcbspa ha scritto:Si se la caldaia è del tipo "C" così detto a camera stagna, come anche riportato dalla UNI CIG 7129/2001 al punto 5.5
Non si può comunque installare in una camera da letto, si può installare in bagno, non necessita di aperture di ventilazione, caso mai è consigliato installare un rilevatore di gas che in caso di perdita di gas interviene sull'interruttore generale interrompendo la corrente ed evitando così la possibilità di esplosione.
Scusa ma non sono daccordo... il tubo del gas che arriva sotto la caldaia ha un raccordo con bocchettone per cui fonte di possibile perdita, quindi il locale deve avere un'apertura permanente situata in prossimità del soffitto (se a gas metano) per evitare la formazione di miscele pericolose in caso di perdita
ma dove sta scritto che DEVE avere questa ventilazione ?

Che sia buona norma farlo è un conto, ma provaci a far fare un foro verso l'esterno al bagno della signora MAria.

Il locale deve essere ventilabile no? quindi se ha una finestra è ventilabile e non serve nessuna areazione fissa.

mi sbaglio ?
Andrea_Diqui
Messaggi: 946
Iscritto il: gio ott 19, 2006 08:21
Località: Vicenza

Messaggio da Andrea_Diqui »

si hai ragione, deve essere ventilabile per norma ma io lo faccio sempre fare un foro
Andrea Diqui
Avatar utente
gaglia
Messaggi: 61
Iscritto il: ven mag 18, 2007 17:13

Messaggio da gaglia »

:shock: Buongiorno, premesso che la sicurezza viene prima di tutto, e che se ci fermiamo a pensare talvolta è meglio, analizziamo un locale qualsiasi di un appartamento:
Altezza al soffitto 270 cm,
Altezza al voltino della porta 215 cm,
quindi rimane una camera in cui si può accumulare gas, non gpl, (in teoria) con volume pari all'area del locale x 55 cm. (non mi sembra proprio poco...)
Comunque la norma 7129 al punto 3.3.2.1 prevede espressamente una apertura di AERAZIONE (come già riportato da altri in precedenza) per i raccordi filettati, poichè non garantiscono una tenuta al 100%. Quindi ci dobbiamo mettere il cuore in pace, e carotiamo 'sto cavolo di muro anche spesso 60 cm, il più in alto possibile.(fatto 30, per fare 31 io ci infilerei anche uno spezzone di tubo per garantire l'evacuzione verso l'esterno del gas).
Nel caso per di GPL però come la mettiamo? Basta una apertura in prossimità della caldaia, questa volta in basso? Il gas non trova più nessun ostacolo per uscire dal locale.
Sui diametri delle aperture sono molto in dubbio, però con un buco da 130 mm di diametro (maggiore di 100 cm quadrati) dovremmo essere ok.
Ciao :wink:
Kalz
Messaggi: 2406
Iscritto il: gio feb 01, 2007 12:09
Località: Umbria centrale

Messaggio da Kalz »

una mia ipotesi è data dal fatto che in caso di scossa sismica con l'eventuale disconnessione del raccordo di serraggio tra tubazione e valvola gas della caldaia stagna, e il locale è dotato solo della finestra che è chiusa... la ventilabilità del locale va a farsi benedire.
Avatar utente
gaglia
Messaggi: 61
Iscritto il: ven mag 18, 2007 17:13

Messaggio da gaglia »

:idea: ...Dimenticavo, l'eventuale rilevatore di perdite gas, non dovrebbe interrompere la corrente, ma bensi inviare il comando di chiusura all'elettrovalvola per l'intercettazione del combustibile, del tipo normalmente aperta, ma se manca la corrente.... (ti F...i) :oops:
studio17
Messaggi: 461
Iscritto il: ven feb 02, 2007 09:41

Messaggio da studio17 »

Premesso che una caldaia in camera, nemmeno se "superstagna" la metterei, che questa sia "non ventilabile", cioè priva di finestra lo trovo difficile, ovvero se è camera è per forza ventilabile.
stimp
Avatar utente
gaglia
Messaggi: 61
Iscritto il: ven mag 18, 2007 17:13

Messaggio da gaglia »

:shock: Aereare non ventilare, evacuare eventuali gas accumulati non fornire aria da utilizzare per la fiamma (caldaia tipo C non necessita di aria dal locale, la prende dall'esterno), stesso discorso della porta, perciò (in teoria) anche se ho una finestra da 28000 centimetri quadrati non conta, è lo spazio tra il voltino della finestra ed il soffitto che si satura di gas, visto che il metano è più leggero dell'aria.
Errare umanum est, non insistere perchè diventa perseverare....
(mi viene un dubbio: sono io che leggo male la norma?)

Ciao
Avatar utente
gaglia
Messaggi: 61
Iscritto il: ven mag 18, 2007 17:13

Messaggio da gaglia »

:mrgreen: errare humanum est, perseverare autem diabolicum
OPS MI ERA SCAPPATA UN' H
studio17
Messaggi: 461
Iscritto il: ven feb 02, 2007 09:41

Messaggio da studio17 »

[quote="gaglia"]:shock: Aereare non ventilare, evacuare eventuali gas accumulati non fornire aria da utilizzare per la fiamma (caldaia tipo C non necessita di aria dal locale, la prende dall'esterno), stesso discorso della porta, perciò (in teoria) anche se ho una finestra da 28000 centimetri quadrati non conta, è lo spazio tra il voltino della finestra ed il soffitto che si satura di gas, visto che il metano è più leggero dell'aria.
Errare umanum est, non insistere perchè diventa perseverare....
(mi viene un dubbio: sono io che leggo male la norma?)

Ciao[/quote

Il dire che non metterei la caldaia in camera, era discorsivo e non nel merito della questione specifica ovvero aerazione necessaria dovuta all'attacco filettato del gas.

Se il locale è ventilabile, ovvero dotato di finestra, l'installazione della caldaia con il raccordo gas filettato è ammessa. Non è necessario aerare permanentemente il locale. Se il locale è definito camera, per essere tale, deve avere per forza una finestra e di conseguenza ventilabile.

Sono io che leggo male la norma??dimmelo altrimeno continuo a perseverare........
stimp
Avatar utente
gaglia
Messaggi: 61
Iscritto il: ven mag 18, 2007 17:13

Messaggio da gaglia »

Figuriamoci hai letto bene, infatti in più punti della 7129/2001 viene detto che il generatore di tipo C è stagno e quindi il suo lavoro lo svolge in modo separato dall'ambiente in cui è installato, perciò niente aperture.
Se guardi come si intitola al norma scopri che...
parla di impianti composti da tubazioni, accessori ed installazione di apparecchi.
Bene, come detto sopra la caldaia tipo C non necessita aperture, ma analizzando l'impianto (stò cercando grane, ma se qualcuno è in vena di farlo lo farà con accanimento, figurati se capita un incidente) la norma prescrive che devo evacuare l'eventuale perdita di gas da un arccordo filettato, che siccome più leggero (omissis).
Le norme non sono chiarissime, come al solito, leggila girata in un modo hai ragione tu, rovesciala potrei avere ragione io.
Sicuramente è fuori dubbio che:
-in casa c'è una perdita di gas dal raccordo filettato (dovrei installarlo solo in locali con aperture NON CIECHI)
-sono a spasso in bicicletta (le finestre sono chiuse)
-ritorno ed accendo il mio bel lampadario nuovo...
non basta chiamare l'imbianchino!
Da oggi forse con la posa delle caldaie prevede in aggiunta:1 foro da 130 mm+2 griglie, DA INSTALLARE IN PROSSIMITA' DEL SOFFITTO.
Avatar utente
marcocinalli
Messaggi: 335
Iscritto il: mer mar 21, 2007 08:29
Località: chieti
Contatta:

Messaggio da marcocinalli »

come ho già detto sopra, l'azienda che eroga il metano qui (e nel raggio di 30 km e che volenti o nolenti è l'ente con il quale ci si deve confrontare...) prescrive un'apertura di aerazione (aerazione) permanente nel locale cieco in cui è installata la caldaia di tipo C: se non c'è, non ti mettono il contatore, punto.
Se per un motivo o per un'altro invece sei riuscito ad installare la caldaia in un locale cieco senza aperture di aerazione perchè che ne so', avevi già il contatore, quando viene l'OPS rileva la non conformità la segnala e ti da X (non mi ricordo quanti) giorni per eseguire i lavori, pena (bho'? interruzione dell'erogazione del gas? multa? :?: doccia con acqua gelida? gavettone del tecnico?)

MC
"Tutto quello che non c'è non si rompe". H. Ford
studio17
Messaggi: 461
Iscritto il: ven feb 02, 2007 09:41

Messaggio da studio17 »

Caro gaglia, approfitto del tuo sapere sulla normativa 7129/02 chiedendoti se in locale bagno con finestra, l'installazione di una caldaia comporta la realizzazione di un' aerazione permanente.
Non parlo a livello di sicurezza, ma di normativa.
stimp
Avatar utente
gaglia
Messaggi: 61
Iscritto il: ven mag 18, 2007 17:13

Messaggio da gaglia »

Normativa, tra le righe, come ampiamente dibattuto prima, non ci sono distinzioni tra pollaio, cantina, cucina o bagno, i raccordi a vite impongono la necessità di non trovarsi in un locale ove, se vi fosse una perdita di gas può venire per qual si voglia motivo trattenuta tra le quattro mura, quindi un bel buco il più possibile vicino al soffitto non lo toglie nessuno.
Se la caldaia non è di tipo C, niente camere e solo bagno con volume pari ad 1,5 metri cubi per ogni KW della caldaia, (Caldaia 25 Kw = bagno da 14 metri quadrati) solo per produzione acqua calda. Se produci anche riscaldamento non la puoi mettere.(Forse)
Ciao
tagio
Messaggi: 759
Iscritto il: ven nov 24, 2006 17:34

Messaggio da tagio »

A livello di sicurezza non posso che essere daccoro con Gaglia, ma a livello di normativa non mi sembra ci sia niente che obbliga a realizzare un'areazione permanente nel locale dove e' installata la caldaia.
La uni 7129/2001 dice espressamente "nei locali non ventilabili, cioe' privi di aperture rivolte verso l'esterno" (punto 3.3.2.1.).
Viene usato il termine "ventilabili", che possono essere ventilati; non dice nei locali non "ventilati".
Stesso discorso andrebbe fatto anche per la cucina, viene sempre realizzato solo il foro in basso per l'ingresso dell'aria, ma il gas che esce dal raccordo della caldaia e' uguale a quello della cucina.

Ripeto, questo e' un ragionamento solo sulla normativa; a casa mia in cucina, dove e' anche installata la caldaia, ho due fori, uno in lato e uno in basso oltre al rilevatore di fughe di gas che chiude l'elettrovalvola sulla tubazione esterna.

Per quel che riguarda l'installazione in un locale cieco, anche se con una parete esterna, io faccio sempre realizzare una canna che arriva sul tetto, sperando che sia piu' efficace di un foro sulla parete.
studio17
Messaggi: 461
Iscritto il: ven feb 02, 2007 09:41

Messaggio da studio17 »

gaglia ha scritto:Normativa, tra le righe, come ampiamente dibattuto prima, non ci sono distinzioni tra pollaio, cantina, cucina o bagno, i raccordi a vite impongono la necessità di non trovarsi in un locale ove, se vi fosse una perdita di gas può venire per qual si voglia motivo trattenuta tra le quattro mura, quindi un bel buco il più possibile vicino al soffitto non lo toglie nessuno.

Ciao
Abbi tanta pazienza, ma non riesco a trovare nella norma, l'obbligatorietà di fare un "bel buco" vicino al soffitto; la norma, al punto 3.3.2.1, parla di locale ventilabile e non ventilato, cioè con apertura rivolta verso l'esterno, ovvero basta che ci sia una finestra perchè il locale sia ventilabile.
Che poi per ragioni di sicurezza sia opportuno anche fare un "bel buco" non lo metto in dubbio.
Ho fatto fare ad un installatore, in un bagno con finestra, il bel buco che dici anche tu...è andata a finire che la committenza, che non voleva il buco, mi ha contestato che non era obbligatorio.
Da tutta questa discussione non è emerso nessuna certezza.
stimp
Avatar utente
gaglia
Messaggi: 61
Iscritto il: ven mag 18, 2007 17:13

Messaggio da gaglia »

Prometto che la smetto.
Finestre e porte, sono aperture chiudili o chiusure apribili?
7129/2001 - 3.3.2.1 Le tubazioni in vista installate (omissis), qualora richiedano giunzioni (omissis);nei locali non ventilabili, cioè privi di aperture rivolte verso l'esterno, le giunzioni devono essere unicamente saldate.
Quindi le aperture devono essere aperture, e niente altro altrimenti si chiamerebbero finestre, porte (pertugio della serratura)
Ciao, devo lavorare..............................
carlovena
Messaggi: 5
Iscritto il: mer set 12, 2007 12:35

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da carlovena »

Locali ventiLABILI non VENTILATI!
La sicurezza innanzitutto (il foro io lo farei comunque) ma la normativa parla chiaro e non è interpretabile: un caldaia tipo C con giunzioni filettate deve essere installata in locale VENTILABILE!!!!!! Ciò significa che una finestra è sufficiente. Trovatemi il punto della norma 7129 che mi convinca del contrario.
Non perdiamoci sul concetto di apertura verso l'esterno.........essa è anche una finestra, una porta....
P.to 5.5: Gli apparecchi di tipo C a tiraggio naturale (vale anche per quelli con ventilatore), avendo il circuito di combustione a tenuta rispetto al locale di installazione, non comportano prescrizioni di ventilazione per il locale stesso.
P.to 3.3.2: le tubazioni in vista instalate in locali ventilabili, qualora richiedono giunzioni, queste devono essere saldate o filettate; nei locali non ventilabili, cioè privi di aperture rivolte verso l'esterno, le giunzioni devono essere unicamente saldate.

RIDABISCO CHE SECONDO ME IL FORO E' SEMPRE MEGLIO FARLO, COMUNQUE!
SuperP
Messaggi: 10710
Iscritto il: lun set 11, 2006 10:06

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da SuperP »

lotti ha scritto:E' possibile installare una caldaia < 35 kW in un locale cieco, non presidiato e privo di aperture verso l'esterno?
C'è qualche riferimento, in riguardo, nella norma UNI-CIG 7129/2001?
Parere CIG
Oggetto: Risposta Suo quesito del 15 Giugno 2005
Con riferimento a quanto in oggetto, si comunica quanto segue.
Ai sensi delle disposizioni di Legge vigenti (nello specifico Legge 6-12-71 n. 1083; Legge 5-3-90
n. 46 e relativi regolamenti di attuazione), la norma tecnica di riferimento per la progettazione, la
costruzione, la messa in esercizio e la manutenzione di impianti a gas, per usi domestici e
similari, con apparecchi di portata termica singola non maggiore di 35 kW, alimentati da rete di
distribuzione, è la norma UNI – CIG 7129, di cui l’UNI ha pubblicato, nel Dicembre 2001, la
terza edizione.
Sulla base di quanto specificato nelle disposizioni di legge anzi citate risulta possibile affermare
che la norma UNI CIG 7129 assicura la presunzione di conformità alla regola dell’arte.
La norma riporta specifiche prescrizioni, per la salvaguardia della sicurezza, ed in particolare
disciplina:
• la realizzazione degli impianti a gas alimentati da rete di canalizzazione;
• l’installazione degli apparecchi;
• la ventilazione dei locali in cui gli apparecchi sono installati;
• l’evacuazione dei prodotti della combustione.
Relativamente alla installazione di apparecchi di tipo C, la norma anzi citata, al punto 4.1.3
specifica:
• Gli apparecchi di tipo C, a tiraggio naturale o muniti di ventilatore, non hanno alcuna
necessità di prelevare aria comburente nel locale in cui sono installati.
Il concetto sopra esposto viene ribadito al punto 5.5 che specifica:
? Gli apparecchi di tipo C, avendo il circuito di combustione a tenuta rispetto al locale
d’installazione, non comportano prescrizioni di ventilazione per il locale stesso.
Da quanto sopra esposto si evince chiaramente che nei locali dove sono installati apparecchi di
tipo C non è necessario prevedere “aperture di ventilazione permanenti”.
E’ tuttavia doveroso ricordare che la stessa norma, relativamente alla posa dell’impianto interno,
al punto 3.3.2.1, stabilisce quanto sotto riportato:
? le tubazioni di adduzione gas, installate in locali “ventilabili”, devono avere giunzioni
saldate o filettate; nei locali “non ventilabili”, cioè “privi di aperture rivolte verso
l’esterno”, devono avere giunzioni “unicamente saldate”.
Relativamente al termine “ventilabile” si precisa che ai soli fini del punto 3.3.2.1 della norma, un
locale può essere considerato “ventilabile” quando lo stesso locale è dotato di “generiche
aperture apribili e comunicanti verso l’esterno” (finestre, porte finestre, griglie, condotti,
aperture di ventilazione permanente e simili). Il locale può essere, invece, considerato “non
ventilabile” quando non è dotato di alcuna delle generiche aperture sopraccitate.
La prescrizione citata nella norma è imposta con lo scopo fondamentale di poter evacuare,
“direttamente all’esterno”, (e non in locali adiacenti) eventuali dispersioni “accidentali” di gas
combustibile. Il collegamento tra la tubazione di adduzione del gas e gli apparecchi di
utilizzazione avviene, normalmente, predisponendo sulla tubazione un raccordo con giunzione
filettata.
Tale raccordo è anch’esso soggetto al rispetto della prescrizione anzi citata.
Nei locali in cui è prevista l’installazione di apparecchi alimentati a gas, anche se di tipo C, è
pertanto necessario verificare preventivamente che il locale sia idoneo all’installazione, cioè sia
dotato di “generiche aperture” apribili e/o permanenti comunicanti verso l’esterno.
Nei casi in cui il locale risulta “non ventilabile” secondo quanto sopra precisato, prima di
installare qualsiasi apparecchio di utilizzazione, è necessario rendere tale locale idoneo alla
installazione di apparecchi. A titolo puramente indicativo, ma non esaustivo del problema,
potrebbero essere realizzate, in alternativa, una finestrella, oppure una o più aperture
permanenti, di superficie netta non minore di 100 cm2.
Al fine di individuare la collocazione più corretta delle stesse si devono tenere in debita
considerazione anche le caratteristiche ed il tipo di gas combustibile utilizzato, (rispettivamente
della I°, II° o III° famiglia).
Con la speranza di essere stati utili cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti.
Comitato Italiano Gas – CIG
Segreteria
:?: I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
:?: Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
:!: Linkedin https://www.linkedin.com/in/paolo-savoia-320b1458/
iltubo
Messaggi: 888
Iscritto il: lun lug 07, 2008 16:22
Località: CO

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da iltubo »

Riprendo questo post per un caso di caldaia tipo C installata in locale "cieco" ma con 3 porte su locali ventilabili.
Ho un ricordo di aver letto che se ho 2 porte su locali ventilabili posso considerare il mio disimpegno come altrettanto ventilabile, ma in mezzo alle mie scartoffie non riesco a trovare riferimenti, qualcuno ricorda una cosa del genere e per caso anche dove è scritta?
P.S. lo so che sarebbe molto meglio una ventilazione ma non riesco a farla.
Grazie
iltubo
Messaggi: 888
Iscritto il: lun lug 07, 2008 16:22
Località: CO

Re: INSTALLAZIONE DI CALDAIA<35kW IN LOCALE NON VENTILATO

Messaggio da iltubo »

Mi rispondo da solo perché dopo che ho scritto il post l'ho trovato subito :mrgreen:

UNI 7129/08 - 2 punto 3.2.6
locale aerabile: Locale dotato di dispositivi che consentono l’aerazione su necessità. Tali
dispositivi possono essere costituiti da generiche aperture apribili e comunicanti
direttamente con l’esterno quali porte, finestre, portafinestre, lucernari, ecc. Si definiscono
altresì aerabili i locali d’installazione dotati di più aperture (porte, finestre, aperture
permanenti) non direttamente comunicanti con l’esterno, ma comunicanti con almeno due
locali dotati di aperture apribili e comunicanti direttamente con l’esterno
Rispondi