EDILCLIMA

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Il concetto di manutenzione ordinaria di cui al DM 37/08, riprende quello a suo tempo stabilito per la L.46/90 e quello che comunemente viene considerato in campo edilizio. La vecchia CEI 0-3 (anche se dedicata al settore elettrotecnico) così riportava: manutenzione ordinaria 1) Si tratta di interve...

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Tutto deve essere contestualizzato. Ma in linea di principio devi verificare che:
1) rientri nelle lunghezze dei percorsi di esodo, fino al luogo sicuro
2) il percorso di esodo deve essere protetto dall'incendio

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Una copertura del genere deve comunque essere qualificata R, appunto perchè eventuali crolli potrebbero coinvolgere le persone e/o i soccorritori. La questione non è solo assicurare l'esodo, il quale in strutture produttive a scarso affollamento raramente costituisce un problema, ma anche garantire ...

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La questione dell'impiego di altre tabelle oltre a quelle del DM 16/02/2007 è chiara: non si possono utilizzare.
Il mio quesito riguarda la Circ.91/61.

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La circolazione al bollitore si potrà avere solo avendo una DP tra i punti di diramazione dal circuito principale.
Devi verificare l'andamento delle pressioni su tale circuito per scongiurare l'evenienza, ma avendo messo la pompa gemellare a valle della diramazione del bollitore ......

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Secondo me è più onesto e maggiormente rispondente alle norme (la UNI 11300-1 quando prevede la valutazione dell'esistente in asset rating), definire i fabbisogni ideali sulla situazione reale, allo scopo di definire la tabella millesimale. In sede di assemblea si può ben spiegare che, se vogliono, ...

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L'ordinaria manutenzione è definita nello stesso DM 37/08, art.2, e secondo me ci rientri tranquillamente, sempre che il ventil sia identico al precedente.

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Devi prima di tutto farti dichiarare la fornitura dall'Ente.
Probabilmente non riesce a darti la pressione che ti serve, spera almeno che ti dia la portata.
Per il serbatoio di disgiunzione prova a sentire l'ente se da indicazioni in merito.
L'impianto lo devi dimensionare secondo DM 20/12/12.

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Auguri con tutta l'acqua che butterai in giro.
Perchè provare tutte le colonne ? Basta quella sfavorita.
Sulla contemporaneità dovresti verificare come è stato approvato il progetto.

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Ti riferisci al calcolo delle perdite in percentuale del fabbisogno ideale ? Sì, in questo caso l'errore è consapevole, ma è a prova di contestazione: "che volete da me, prendetevela con il normatore ......" Calcolando le perdite così invece che sul fabbisogno reale, solitamente saranno so...

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Dunque, siccome le assemblee ed i progetti incombono, ho pensato di regolarmi in questo modo: Il consumo involontario lo calcolo in base al fabbisogno ideale, in quanto seguo alla lettera la norma (poi quando la cambieranno o il CTI dirà diversamente mi adeguerò); la suddivisione millesimale la dete...

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Grazie etec, cercavo il pdf con lo stemma del ministero.

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Sto cercando il testo ufficiale della circolare in oggetto, che ho reperito all'interno dei quesiti di Malizia.
Mi occorre per presentare un quesito ai VVF.
Qualcuno ne è in possesso ?

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Così però la UNI 10200 non l'hai rispettata, quindi non ottemperando al disposto della legge.
Certo che ti hanno dato retta, se hai detto che risparmiavano la diagnosi energetica.

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Secondo me se per l'edificio, nel suo complesso, è possibile adottare un livello II di prestazione, localmente si può incrementare il livello a III. Non il contrario, ovvero se l'edificio non può soddisfare nel complesso le condizioni per un livello II, non è possibile adottare tale livello in nessu...

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No, perchè scrivere qualcosa che non viene richiesto ?
Gli impianti di protezione attiva saranno verificati in sede di rinnovo.
Se poi vuoi fare un bel lavoro con il cliente (se te lo paga ......), consegna a lui e solo a lui una relazione sulle tue verifiche.

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Consegna ciò che compete l'intervento e non altro che già è in atti.
Sul modulo metti un trattino per evidenziare che non alleghi cert.rei o dich.prod.

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Devi chiederti come l'attività deve essere valutata ed autorizzata. Se hai una norma verticale, il normatore ha già fatto la valutazione dei rischi ed ha stabilito i requisiti minimi. Per farlo ha considerato incendi standard secondo la curva ISO 834. Anche le campagne sperimentali sono svolte secon...

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Leggi il paragrafo 4 del DM 09/03/2007.
La curva ISO 834 è quella nominale standard.

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Si è possibile installarle nella centrale idrica condominiale (che non dovrebbe avere carichi di incendio), avendone gli spazi ed adeguando il locale.

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L'alimentazione idrica deve ottemperare sempre alla UNI EN 12845, con le eventuali deroghe di cui alla UNI 10779.
Non puoi impiegare l'autoclave sanitaria per alimentare l'impianto idrico antincendio.

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Se dovessi decidere di presentare un quesito ufficiale, facci sapere l'esito.

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Dovevo immaginarlo che saresti andato a parare sugli ospedali ...... :mrgreen: Comunque quanto ho scritto sopra è quanto oggi è stabilito dalle norme, non sono a conoscenza di particolari deroghe per ospedali e simili e capisco bene che l'adeguamento strutturale (ma anche quello impiantistico non sc...

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Peggio per loro se si sono svegliate solo ora.
Niente Circolare, solo DM.

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Se non trovi un rapporto di prova (o un fascicolo tecnico di estensione dello stesso) che ti copra l'altezza necessaria, non ti rimane che il metodo analitico.

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Al contrario, certo che si può usare e non sono io a dirlo, ma è l'art.5, comma 3 del DM 16/02/07. Per i progetti approvati prima del 25/09/07 si possono fare certificazioni sulla base della Circ.91/61. Riguardo la circolare alberghi, da quanto dici tu, sembra che non si possa impiegare per altre at...

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Certo è ancora possibile certificare con la Circ.91/61, con le condizioni stabilite dal DM 16/02/07, ovvero per progetti già approvati dai VVF al momento dell'emanazione dei quest'ultimo decreto. Sulla distinzione tabellare/sperimentale propenderei per il tabellare, in analogia con quanto si fa con ...

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Vediamo se ho capito tutto quanto è stato detto finora. 1) abbiamo una norma cogente in quanto richiamata da un dispositivo di legge, sbagliata o meno che sia 2) abbiamo pareri più o meno autorevoli, ma che non sono scritti da nessuna parte nè tantomeno cogenti 3) la norma impone di fare i conti in ...

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Forse ne avete già parlato, ma da una prima ricerca non ho trovato le risposte che cerco. L'intervento di installazione dei contabilizzatori+termoregolazione può essere agevolato al 65% se abbinato alla sostituzione della caldaia esistente con altra a condensazione, ma nel caso non ci sia la sostitu...

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Come linea di principio si. Non sono un esperto in alberghi, mi puoi dare il riferimento alla circolare che citi ? In merito c'è da dire che, dovendo certificare con il DM 16/02/07, ogni indicazione diversa dalle tabelle di cui all'Allegato D (come per esempio la tabella della vecchia Circ.73/71) no...

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Prima di tutto non puoi utilizzare la D.4.2 in quanto non hai dei blocchi ma un pannello in cls prefabbricato (da quanto dici); inoltre probabilmente oltrepassi l'altezza limite.
Eventualmente la tabella D.6.4.

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Leggi attentamente il DM 16/02/2007 e vedrai che non puoi fare riferimento alle tabelle.
La tua parete la devi certificare in altro modo (metodo sperimentale o analitico).
Vai a spulciare i rapporti di prova e di classificazione del rivestimento che hai utilizzato.

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Il problema lo hai già evidenziato: il locale tecnico in comune con l'autorimessa.
Quindi prima di presentare la SCIA devi risolvere questo nodo.
Risolto questo, tu hai la responsabilità per la tua attività e non certo per quella del vicino.

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Certamente puoi chiedere all'Ente dell'acquedotto una verifica per una nuova fornitura e la certificazione delle sue caratteristiche, per valutare gli interventi. In merito alla possibilità di dividere il CPI esistente, occorre studiare la pratica, anche in relazione alle interconnessioni tra l'auto...

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La differenza tra A-B-C, a mio parere, sta sull'applicazione delle sanzioni ex D.Lgs. 139/06. Comunque la questione che volevo porre riguarda la problematica delle attività civili che necessitano di adeguamenti onerosi. Poter presentare SCIA in stralcio su alcune delle attività, magari presentando u...

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Beh per le attività in categoria C, di certo sanzionabili, non possono limitarsi a scrivere al sindaco; o non scivono a nessuno o fanno le cose fino in fondo, con l'irrorazione della sanzione.
Se l'attività è soggetta a 81/08 devono far partire il procedimento in procura.

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Analogo problema che ho evidenziato nel thread che ho aperto ieri. Il fatto è che i VVF nel loro sopralluogo non possono far finta di non vedere ciò che c'è. Nel tuo caso, visto che hai un locale nella volumetria dell'autorimessa, non possono non vedere che, appunto, c'è un'autorimessa e che questa ...

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In tali prescrizioni hanno indicato il punto della UNI EN 12845 dove è scritta una cosa del genere ? Il DM 246/87 prescrive le alimentazioni di tipo superiore (anche se le chiama diversamente) dai 54m di altezza in su, al di sotto di tale altezza antincendio la pretesa deve essere motivata in modo d...

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Un piccolo sondaggio per sapere come si muovo i vari comandi, riguardo le SCIA in stralcio. In particolare nel settore civile, dove capita spessissimo che vi siano attività esistenti appartenenti al medesimo edificio o comunque tra loro funzionali, per esempio CT-edifici, autorimesse-edifici, CT-aut...

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@Dalmata
Per un edificio di 7 piani, che di certo non è di tipo d, non è richiesta un'alimentazione di tipo superiore.
Anzi se è di tipo a non è richiesto per nulla, e se di tipo b occorrerebbe vedere se e come è stato autorizzato.

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Come è classificato l'edificio ? Tipo a o tipo b ? E' preesistente al 1987 o successivo ? E' già provvisto di autorizzazione antincendio ? E' ovvio che se l'edificio necessita comunque dell'impianto antincendio, a fronte del distacco dovrà comunque avere un'alimentazione idrica sufficiente alle sue ...

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Scusa la domanda brusca: sei un professionista antincendio ?
Dato che devi certificare, lo devi essere per forza, ma dovresti allora anche sapere cosa puoi o non puoi fare.
Dico così perchè da quanto scrivi, noto che forse non hai ben chiare diverse cose.

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Si la coprono.

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Sono d'accordo sull'opportunità di un chiarimento ministeriale.

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SimoneBaldini ha scritto: ovviamente nei progetti ci metto quella ma poi convinco a montare l'altra.

Tanto la DICO la firma l'installatore .....

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Mi sembra un'affermazione opinabile. Se ho una stessa tipologia strutturale (elemento tipo come definito nel modulo CERT.REI.) la certificherò in un modo o nell'altro. Nel momento in cui sentissi la necessità di modificare la modalità di certificazione, vorrebbe dire che sarei di fronte ad una diver...

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Mi sembra chiaro ad entrambi che il modulo non è obbligatorio: già la Circ. 24/04/08 spiegava che le eventuali dichiarazioni di corretta posa erano svincolate da specifiche modulistiche. Se si vuole usare un'altra forma si è liberi di farlo, a patto di inserire tutto il necessario per una corretta i...

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Le EN 54 sono norme di prodotto armonizzate ai sensi del Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR che ha sostituito la CPD).
Tali norme servono ai produttori per certificare i propri prodotti, non servono per la progettazione dei sistemi.

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Non capisco perchè ti fai tanti problemi per un modulo. Il vantaggio di usare il modulo VVF, anche se ormai vetusto, è che ci sono indicate tutte le cosine da scrivere ed anche più del necessario. Se si vuole preparare un modello ad hoc, liberissimi di farlo, a patto di scriverci tutto l'essenziale....

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L'ho detto sopra dove è scritto.

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